Scandone, Linton Johnson dice si a Delia

Linton Johnson, guardia della Sidigas Avellino è convolato a nozze. Ecco la loro storia d’amore descritta da Vincenzo Esposito del Corriere del Mezzogiorno: C’era una volta un aereo che aveva tanto, ma tanto ritardo… Potrebbe iniziare così la favola che all’una del mattino ha visto due felicissimi sposi celebrare il loro sogno d’amore davanti al «gate 5» dell’aeroporto di Capodichino. «Apertura straordinaria» per la prima volta nella storia dello scalo. Ma riprendiamo la favola. Un gi…

Linton Johnson, guardia della Sidigas Avellino è convolato a nozze. Ecco la loro storia d’amore descritta da Vincenzo Esposito del Corriere del Mezzogiorno: C’era una volta un aereo che aveva tanto, ma tanto ritardo… Potrebbe iniziare così la favola che all’una del mattino ha visto due felicissimi sposi celebrare il loro sogno d’amore davanti al «gate 5» dell’aeroporto di Capodichino. «Apertura straordinaria» per la prima volta nella storia dello scalo. Ma riprendiamo la favola. Un giorno, il 30 ottobre del 2010 Delia e Linton si trovavano tra la folla davanti al gate 5 di Capodichino. Non si conoscevano ancora. Lei aspettava l’aereo per Amsterdam, dove una sua amica stava per sposarsi. Animo nero e triste, nonostante il lieto evento. Lui, di cognome Johnson al quale va aggiunto un III per non confonderlo con altri giocatori di basket, guardia del Sidigas Avellino, attendeva con la squadra l’aereo che doveva portarlo in trasferta. Che noia, quanto tempo, e quanto ritardo. Al gate c’è poco da fare e così si va in giro, distratti, pensierosi, arrabbiati. Poi all’improvviso l’incontro, anzi lo scontro. Fortuito e galeotto. Lei si è trovata quasi a terra e nell’alzare lo sguardo ha puntato negli occhi quel gigante nero. Ed è stato amore a prima vista. Il resto va da sè. «Mi ha sorpreso passo dopo passo – racconta Delia – aiutandomi a cancellare tanti pregiudizi che avevo nei confronti degli atleti e degli americani in particolare. Nel superarli mi sono innamorata di lui. La mia predisposizione ad avere pochi schemi mentali ed il suo essere italiano, o meglio napoletano, ha cementato la nostra unione». Solo che lei, per celebrare il sogno, ha chiesto di poter fare le foto da sposa davanti al «gate 5». La Gesac non ha detto no, però ha chiesto spiegazioni. La risposta di Delia vale la pena di essere riportata integralmente. Perché è l’essenza della favola d’amore. «Mi è stato chiesto di scrivere le motivazioni per cui vorrei poter fotografare il giorno più bello della mia vita, nel luogo più importante della nostra storia. Un aeroporto?! Per me è stato sempre un luogo di transito dove la gente va e viene scambiandosi a stento un sorriso, un punto di partenza e di arrivo delle mie giornate di lavoro o dei miei viaggi. Tutto ciò fino al giorno più importante e speciale della mia vita. Mi sono sciolta al suolo al solo sguardo di un uomo che tra pochi giorni diventerà mio marito, la mia testa e il mio cuore era un vortice di rumori e vi assicuro non erano i rumori degli aerei. Non ho mai sognato nella mia vita, sempre coi piedi a terra, ma l’aeroporto di Capodichino mi ha insegnato a sognare. Spero tanto vorrete aiutarmi a esaudire un nostro desiderio: io e il mio futuro marito, Linton Johnson III, cestista professionista, che attualmente gioca nella squadra Sidigas Avellino, ci sposeremo giovedì prossimo, 21 marzo 2013 e l’unico posto dove desidereremmo scattare qualche foto è l’aeroporto di Capodichino, dove ci siamo conosciuti, in attesa agli imbarchi». E come la Gesac poteva dire di no? All’una esatta ha aperto i cancelli alla felicità di Delia e Linton facendo trovare spumante e un mazzo di calle bianche alla sposa. Baci, vorticosi valzer davanti al gate galeotto. Ma ci pensate che tristezza se quegli aerei fossero arrivati puntuali? Efficienza sì, ma niente favola”. Auguri a Johnson e sua consorte anche dalla redazione di Irpiniaoggi.

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