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AVELLINO BASKET – Tra i protagonisti della rinascita Scandone c’è sicuramente Nikola Dragovic. Il serbo dopo un avvio di stagione da oggetto misterioso è riuscito a dimostrare tutto il proprio valore. Un rilancio in pieno stile quello dell’ala-pivot che ha contributo con le sue buone prestazioni alla risalita in classifica. |
AVELLINO BASKET – Tra i protagonisti della rinascita Scandone c’è sicuramente Nikola Dragovic. Il serbo dopo un avvio di stagione da oggetto misterioso è riuscito a dimostrare tutto il proprio valore. Un rilancio in pieno stile quello dell’ala-pivot che ha contributo con le sue buone prestazioni alla risalita in classifica.
Cosa è cambiato con l’avvento di coach Pancotto, come ti spieghi la tua metamorfosi?
“Abbiamo fatto quadrato, tutti ci stiamo concentrando su un unico obiettivo. Lui è un gran lavorate, ci sta mettendo sotto torchio ed i risultati si vedono”.
Con Valli e con Tucci il tuo rendimento non è stato dei migliori, cosa non è andato?
“Non parlo mai di coach perché puoi imparare da ognuno di loro. Ho rispettato tutti quelli che abbiamo avuto. Sono tutti dei grandi allenatori non posso che esprimermi bene”.
Bisogna pensare solo alla salvezza o si può guardare oltre?
“Dobbiamo giocare partita dopo partita e rimanere focalizzati soltanto sul prossimo match. A fine stagione vedremo dove saremo e tireremo le somme”.
Come va affrontata una gara come quella contro Siena?
“Dobbiamo perfezionare ciò che è andato male contro Bologna, ovvero migliorare in difesa e a rimbalzo”.
A Bologna questo è ciò che non ha funzionato?
“Esattamente queste due cose. Abbiamo disputato una buona gara soltanto nei primi 8 minuti del terzo quarto. Se giocassimo sempre con questa intensità e concentrazione saremmo di sicuro una squadra migliore”.
