Comunali Avellino: regolamento primarie, è rivolta nel Pd

“La modifica del Regolamento per le primarie della coalizione di centrosinistra rappresenta una violazione delle più elementari norme di convivenza democratica interna ad un partito. La scelta operata da alcuni dirigenti del PD rompe gli equilibri che faticosamente si sono costruiti per mantenere l’unità del partito in città e frantuma il tavolo della coalizione di centrosinistra consegnando alla città una coalizione debole”. Lo si legge in una nota a firma del circolo Pd “Foa” di Avellino. “Ri…

“La modifica del Regolamento per le primarie della coalizione di centrosinistra rappresenta una violazione delle più elementari norme di convivenza democratica interna ad un partito. La scelta operata da alcuni dirigenti del PD rompe gli equilibri che faticosamente si sono costruiti per mantenere l’unità del partito in città e frantuma il tavolo della coalizione di centrosinistra consegnando alla città una coalizione debole”. Lo si legge in una nota a firma del circolo Pd “Foa” di Avellino. “Risulta – si legge ancora – che tale documento sia stato sottoscritto, per il PD, dal presidente dell’Assemblea provinciale De Blasio e non dalla segretaria provinciale che, assente, ha ritenuto di non dover delegare, come da statuto del partito, il vice segretario. Anche questo è segno di un certo modo di alcuni dirigenti di intendere il senso di appartenenza al partito, evidentemente non considerato come luogo di confronto e crescita democratica. Iin assenza di una segreteria cittadina, il coordinamento dei circoli cittadini del PD, unico organismo di direzione politica riconosciuto del partito in città, ha approvato, dopo ampia discussione, la bozza del regolamento per le primarie che è stata sottoscritta dai cinque segretari dei circoli cittadini e che alleghiamo in copia, onde consentire alla città di conoscerne il contenuto. Alla base di tale regolamento vi è l’esigenza di dare norme che consentissero a chiunque di far parte della contesa a parità di condizioni e che rappresentassero, al contempo, il modo, ritenuto più adeguato, di rispondere alla domanda di cambiamento che la città pone a chiunque si candidi per governarla. Ci si chiede con quale potere ed in base a quale norma di statuto un dirigente che, per sua natura, dovrebbe avere funzioni di garanzia nel partito e non di governo di un processo politico ed organizzativo, giunge, unilateralmente e senza essersi prima confrontato con i circoli cittadini, a modificare un regolamento, vincolando, così, un intero partito cittadino che aveva espresso posizioni politiche differenti. La mancanza di rispetto istituzionale da parte di De Blasio, unitamente ad una evidente scarsa conoscenza delle dinamiche del partito cittadino e dei problemi della città stessa, ci portano a chiederne le dimissioni immediate e senza indugio dal ruolo ricoperto. La scelta di questa operazione di taglio e cucito utile ad escludere dalle primarie candidati scomodi e ad includerne altri confacenti ad una idea di politica che non ci appartiene e ad una strategia che rischia di consegnare la città alla destra, è una cosa non degna di un partito che voglia corrispondere all’ansia di rinnovamento che viene dalla società. A questo gioco il Circolo Foa non ci sta e non si rassegna all’idea di dare un’immagine sbagliata del PD. Se così non dovesse essere conosciamo sin d’ora i responsabili di quello che si preannuncia a tutti gli effetti come un suicidio politico, con una strategia volta al mantenimento o alla riconquista di posizioni di potere, e non al bene comune che noi instancabilmente, con i cittadini onesti e con chi crede in un vero centrosinistra, intendiamo ricercare”.
Pesanti critiche anche dal circolo “F. De Sanctis”. L’esecutivo e gli iscritti “rilevano ancora una volta l’inadeguatezza dei vertici provinciali del Partito Democratico, i quali si sono dimostrati incapaci di rafforzare un centro sinistra organico, uscito dalle ultime primarie, prima con la defezione di SEL (che a livello nazionale ha partecipato alla coalizione denominata “Italia giusta”), poi con l’esclusione di iniziative a carattere civico che si sono riconosciute da sempre nell’ambito del Centro sinistra cittadino nonchè con il rischio dell’abbandono della coalizione da parte degli alleati socialisti”. “Il Circolo chiede ai vertici del Partito, – si legge ancora – come pensano di poter competere alle prossime elezioni amministrative contro gli altri schieramenti politici i quali stanno tentando a loro volta, a differenza del nostro Partito, di allargarsi a nuove alleanze? Questi comportamenti non ci meravigliano più, in virtù del fatto che questo gruppo dirigente non è stato capace di individuare una forte personalità in grado di coagulare le varie anime del partito, lasciandolo, esposto ad una lotta fratricida che sicuramente lascerà strascichi e strappi difficilmente sanabili, vanificando un lavoro certosino sulle linee programmatiche portato avanti dai circoli cittadini nell’esclusivo interesse della Città, del partito e della coalizione di centro sinistro . Il Segretario e l’Esecutivo del Circolo “F. De Sanctis”, si autosospendono dal Partito, fin quando le decisioni riguardanti la Città di Avellino vengono prese in totale solitudine ed autonomia”.

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