Vertenza Sanità, il 24 aprile giornata di mobilitazione

Si sono riunite ieri le Segreterie Confederali e di categoria delle OO.SS. CGIL CISL e UIL sulle questioni attinenti la sanità che rappresentano oggi più di ieri in Irpinia una grande emergenza sociale. “Ai tagli lineari praticati ai fondi aziendali e contrattuali – si legge nella nota congiunta dei sindacati – non sono state affiancate strategie di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi, situazione ulteriormente aggravata dal manifesto totale disinteresse mostrato da ogni livello isti…

Si sono riunite ieri le Segreterie Confederali e di categoria delle OO.SS. CGIL CISL e UIL sulle questioni attinenti la sanità che rappresentano oggi più di ieri in Irpinia una grande emergenza sociale. “Ai tagli lineari praticati ai fondi aziendali e contrattuali – si legge nella nota congiunta dei sindacati – non sono state affiancate strategie di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi, situazione ulteriormente aggravata dal manifesto totale disinteresse mostrato da ogni livello istituzionale.
Il processo di rientro dal deficit vanno coniugate con l’esigenza di garantire i servizi razionalizzando l’intero settore pubblico, privato e socio – assistenziale nonché azioni mirate a combattere tutti gli sprechi, i clientelismi, e i costi impropri di una politica e di una dirigenza abituate a considerare la sanità un proprio feudo.
Le decisioni assunte in maniera unilaterale dalla struttura commissariale con la proliferazione di decreti che sinora sono intervenuti a gamba tesa nel sistema della sanità pubblica, privata e socio – assistenziale, hanno avuto una devastante ricaduta sui territori provinciali ove l’azione prodotta dalla Dirigenza è stata unicamente rivolta alla applicazione di quanto negli stessi contenuti, senza progettare alcun rilancio delle strutture pubbliche e private esistenti e maturando cospicui quanto mai improbabili avanzi di esercizio negli ultimi due anni.
Purtroppo in Irpinia siamo bel lontani dagli obiettivi fissati in merito alle prestazione resi in ADI, al crono programma per la riconversione delle strutture ospedaliere atteso che registriamo ormai da mesi chiusure di reparti come da ultimo è avvenuto per il reparto di lungodegenza e medicina presso l’SPS di Bisaccia, senza la contestuale apertura della RSA dell’PSAUT, dell’Hospice e del SUAP previsti dal Decreto 49.
Non esistono situazioni facili ma a nostro avviso punti fermi dai quali partire, atti aziendali e dotazioni organiche, attuazione del piano ospedaliero con corono programma, piano di assunzioni per infermieri e medici, equilibrio e definizione rispetto ai punti precedenti, dei volumi di prestazione e di spesa con i settori della sanità privata e da ultimo regole condivise sul confronto sindacale evitando interventi unilaterali da parte della struttura commissariale e dei direttori generali.
Siamo veramente convinti che non si possa più aspettare, non vogliamo assistere nei prossimi mesi al collasso definitivo del sistema sanità in Campania e in Irpinia certi che i cittadini non meritano il disimpegno che stiamo registrando sulle questioni assistenziali e di cura”.
Ed è per questo che le OO.SS. di CGIL CISL e UIL confederali e di categoria scenderanno in piazza ad Avellino il 24 aprile 2013 per tenere una mobilitazione che coinvolga dipendenti, cittadini, associazioni, istituzioni e politica.

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