De Lieto: drammatici dati sui pensionati

De Lieto: drammatici dati sui pensionati
“Dalla relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008, emerge un dato preoccupante, che conferma quanto già appare evidente, vedendo come vivono milioni di pensionati (tra cui tantissimi Irpini) : un pensionato su due vive con meno di mille euro al mese e più del 22%, con meno di 50…

De Lieto: drammatici dati sui pensionati

“Dalla relazione generale sulla situazione economica del Paese 2008, emerge un dato preoccupante, che conferma quanto già appare evidente, vedendo come vivono milioni di pensionati (tra cui tantissimi Irpini) : un pensionato su due vive con meno di mille euro al mese e più del 22%, con meno di 500 euro. E’ un quadro che fotografa in tutta la sua drammaticità, le condizioni di vita e di miseria di milioni di pensionati. Se questi cittadini-pensionati devono pagare l’affitto, con quali soldi mangiano, si vestono, si curano? Il Ministro TREMONTI dovrebbe spiegarcelo”. Così ha commentato i dati contenuti nella “relazione economica 2008 “, il Segretario Provinciale dei Pensionati per l’Irpinia, Antonio de Lieto. Sono 19 anni che i pensionati non ricevono un aumento di pensione e nel corso di questi anni, anche a causa dell’euro, le pensioni hanno perso oltre il 50% del loro valore . Dopo decenni di lavoro, spesso durissimo, anche da emigrati in tutte le parti del mondo – ha sottolineato il leader dei Pensionati per l’Italia – ora questi cittadini ex lavoratori sono costretti a vivere in condizioni di miseria, mortificazione e privazione, troppe volte costretti a rinunciare anche all’essenziale. In tanti straparlano sull’urgenza di varare una seria riforma pensionistica, cioè di una riforma che porti alla fame chi oggi lavora e domani sarà pensionato, individuando nei pensionati di oggi e di domani – ha concluso de Lieto – tutti i guai del bilancio nazionale, dimenticando che i pensionati di oggi e quelli che lo saranno, hanno pagato e stanno pagando, somme ingenti che molto difficilmente riusciranno a recuperare con la “pensione”. I pensionati non sono né dei rami secchi, né un peso, ma dei cittadini che hanno sempre fatto il loro dovere, e come ringraziamento, sono costretti a subire torti e disattenzione.

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