Cipriano: “Niente fondi dalla Regione per promuovere la cultura”

AVELLINO – “Dalla Regione Campania arriva una nuova mortificazione nei confronti della nostra terra. Di 60 milioni di euro destinati dal Ministero alla promozione della cultura in Campania nemmeno un soldo è stato destinato all’Irpinia (ed in generale alle zone interne). Questo il risultato di una lenta azione di damnatio memoriae che colpisce la nostra provincia”. E’ quanto afferma Luca Cipriano, candidato alla carica di consigliere comunale con il Pd alle scorse elezioni amministrative …

AVELLINO – “Dalla Regione Campania arriva una nuova mortificazione nei confronti della nostra terra. Di 60 milioni di euro destinati dal Ministero alla promozione della cultura in Campania nemmeno un soldo è stato destinato all’Irpinia (ed in generale alle zone interne). Questo il risultato di una lenta azione di damnatio memoriae che colpisce la nostra provincia”. E’ quanto afferma Luca Cipriano, candidato alla carica di consigliere comunale con il Pd alle scorse elezioni amministrative di Avellino.
“L’Irpinia – prosegue Cipriano – soccombe ostaggio di guerre politiche che non conoscono orgoglio di appartenenza, ma solo urgenza di poltrone. Mentre in regione si consumano le beghe sulle nomine degli assessori, l’Irpinia con la sua storia viene tagliata fuori da ogni gioco. Per chi come me ha fatto della cultura il simbolo di una rinascita cittadina, di una Irpinia migliore, una Irpinia che funziona, è una ferita che affonda nella carne di chi ama questa terra. Chiedo ragione di questa esclusione a chi ci rappresenta a Palazzo Santa Lucia e soprattutto a chi è stato parte della cabina di Regia del Forum delle culture che partirà senza il contributo della nostra Provincia.
Senza contributi in danaro, ma solo con la forza delle idee abbiamo messo in atto le celebrazioni dedicate al 400ennale della morte dei Carlo Gesualdo. Ci aspettiamo la nascita di un dialogo che fino ad oggi è venuto a mancare, perchè l’Irpinia non potrà essere esclusa anche dal forum delle culture. Mi auguro possa essere l’autorevolezza di un sindaco come Paolo Foti, libero da schiavitù intellettuali e politiche,  ad avviare questo dialogo, anche grazie al contributo di una squadra giovane che ha dimostrato sul campo di avere qualcosa da dire e capacità di fare” – conclude Cipriano -. 

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