I contenuti dei nostri esposti del 3/12/2008 (proc 778/08 e 316/10) del 16/4/2009(proc290/09), sui danni provocati dall’Isochimica all’ambiente e ai lavoratori nonché alla popolazione di Borgo Ferrovia di Avellino, iniziano a trovare conferma da parte della Procura della Repubblica di Avellino, che ha disposto il sequestro preventivo dell’area dove e’ ubicata l’Isochimica, ipotizzando il reato di disastro ambientale doloso”. E quanto afferma Giovanni Maraia di Ariano in Movimento. … |
I contenuti dei nostri esposti del 3/12/2008 (proc 778/08 e 316/10) del 16/4/2009(proc290/09), sui danni provocati dall’Isochimica all’ambiente e ai lavoratori nonché alla popolazione di Borgo Ferrovia di Avellino, iniziano a trovare conferma da parte della Procura della Repubblica di Avellino, che ha disposto il sequestro preventivo dell’area dove e’ ubicata l’Isochimica, ipotizzando il reato di disastro ambientale doloso”. E quanto afferma Giovanni Maraia di Ariano in Movimento.
La Procura della Repubblica di Avellino indica la necessita’ della messa in sicurezza d’urgenza e la bonifica della zona occupata dall’Isochimica, al fine di evitare il conseguente peggioramento della situazione ambientale Avevamo visto giusto, allorquando, decidemmo di rivolgerci alla Magistratura, vista la completa assenza e la complicità delle istituzioni locali riguardo al grave disastro provocato dall’Isochimica Esprimiamo apprezzamento per l’impegno della Procura della Repubblica di Avellino per aver fatto riemergere un disastro ambientale di circa 30 addietro, che vari Organismi dello Stato hanno cercato in trent’anni di affossare Grazie a queste indagini, alla lotta di un folto gruppo di lavoratori dell’Isochimica e alla nostra testardaggine, siamo certi che verranno individuate tutte le responsabilità a carico di coloro che hanno permesso fatti come la scoibentazione delle carrozze ferroviarie da parte dell’Isochimica, inidonea a questa lavorazione o come lo smaltimento illecito dell’amianto e il suo spargimento nel quartiere Ferrovia di Avellino” – conclude Maraia -.