Riassetto Asl e Moscati, la Fp Cgil: “I sindacati vanno coinvolti”

La struttura commissariale regionale con a capo il Presidente Stefano Caldoro Commissario alla Sanità ed il Sub Commissario Dr. Morlacco con apposito decreto hanno differito il termine per l’invio degli Atti Aziendali , con i quali si ridisegna la struttura organizzativa delle due Aziende Irpine , al 10 Giugno. Nello stesso documento si costituisce un gruppo di lavoro regionale per la valutazione degli Atti stessi e si obbliga i Direttori Generali a comunicare , insieme all’Atto Aziendale, a…

La struttura commissariale regionale con a capo il Presidente Stefano Caldoro Commissario alla Sanità ed il Sub Commissario Dr. Morlacco con apposito decreto hanno differito il termine per l’invio degli Atti Aziendali , con i quali si ridisegna la struttura organizzativa delle due Aziende Irpine , al 10 Giugno. Nello stesso documento si costituisce un gruppo di lavoro regionale per la valutazione degli Atti stessi e si obbliga i Direttori Generali a comunicare , insieme all’Atto Aziendale, anche il livello di partecipazione delle OO.SS. (Organizzazioni Sindacali) e degli organismi territoriali (n.d.r. Conferenza dei Sindaci ASL) nella costituzione degli stessi.
“Il Sindacato FP CGIL Medici, dichiarano il responsabile aziendale ASL Avellino Dott. Pasquale Pisapia ed il segretario provinciale FPCGIL Medici Dott. Pasqualino Molinario “boccia senza mezzi termini il modus operandi dei Direttori Generali delle Aziende Irpine: ASL Avellino ed Azienda Ospedaliera Moscati relativamente al livello di partecipazione e di trasparenza nella costruzione e relazione alle OO.SS. di questo importantissimo strumento di programmazione sanitaria“.
Il Direttore Generale dell’ASL Avellino , dopo ripetute richieste di incontro ha convocato le Organizzazioni Sindacali della Dirigenza Medica, STPA e Veterinaria, continuano gli stessi, illustrando frettolosamente una bozza di atto aziendale a nostro parere incompleta chiedendo alle OO.SS. di produrre osservazioni che a tutt’oggi non ci sembra siano state accolte: ancora peggio all’Azienda Ospedaliera Moscati dove si sta ancora aspettando di essere convocati. “Noi riteniamo che vista l’importanza del documento programmatico che determinerà l’assetto della sanità irpina sia territoriale che ospedaliera, doveva essere attuata una forma maggiore di partecipazione estesa anche alle Comunità tramite la Conferenza dei Sindaci ASL e le Conferenze dei Sindaci distrettuali”.
Invece il Direttore Generale dell’ASL Avellino ha scelto una scarna informativa con annunci di tagli alle strutture Dirigenziali e senza chiarire nell’Atto quale Strutture Unità Operative Complesse e quali Unità Operative Semplici sarebbero state previste e quali venivano tagliate . Il Servizio di Emergenza sanitaria Territoriale risulta fortemente penalizzato mettendo seriamente in discussione la possibilità di gestione dello stesso; lo stesso dicasi per il Dipartimento di Salute Mentale dove si assiste alla mancata previsione dell’apertura dell’SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) presso l’Ospedale di Ariano Irpino, previsto dal Decreto commissariale regionale n. 49 del 2010 . Per non parlare del Servizio Veterinario in cui scompaiono le tre Aree dei Servizi (A, B, C) e l’elenco sarebbe molto più lungo. La FPCGIL Medici ha sempre collaborato con le Aziende Sanitarie per costruire una Sanità efficiente a misura e tutela dei cittadini – utenti salvaguardando gli operatori sanitari.
Purtroppo si assiste ad una mancanza di dialogo e condivisione che secondo il nostro parere è alla base della corretta gestione Aziendale pubblica.
Augurandoci una immediata condivisione di quanto sta accadendo nelle due Aziende Irpine prima che gli Atti Aziendali vengano inviati in Regione, la FpCgil Medici si riserva di inviare un rapporto dettagliato della reale partecipazione e condivisione delle OO.SS. alla struttura Commissariale regionale ed anche al Ministero della sanità. Si ricorda a tutti i cittadini irpini che le Aziende Irpine hanno già contribuito alla riduzione del deficit in Campania con la restituzione di parecchie decine di milioni di euro risultando le uniche aziende virtuose della Regione Campania. Ci si chiede a cosa sono serviti questi sacrifici se si pretende di continuare a tagliare in maniera lineare sui servizi sanitari. E’ arrivato il momento che la Comunità Irpina chieda conto alla Regione e soprattutto ai due Direttori Generali quale sarà la sanità del futuro nella nostra provincia” – conclude la nota -.

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