IL CASO – Il degrado scorre parallelo al traffico lungo il raccordo autostradale Castel del Lago-Benevento. E così le polemiche dell’utenza in transito, e lo scaricabarile di responsabilità fra enti. Da qualche tempo le piazzole di sosta dell’arteria che collega Sannio e Irpinia si sono trasformate in discariche a cielo aperto dove chiunque abbandona, impunito, qualunque rifiuto. L’Anas, responsabile del tratto stradale, ha provveduto a segnalare il caso alle amministrazioni comunali dei … |
IL CASO – Il degrado scorre parallelo al traffico lungo il raccordo autostradale Castel del Lago-Benevento. E così le polemiche dell’utenza in transito, e lo scaricabarile di responsabilità fra enti. Da qualche tempo le piazzole di sosta dell’arteria che collega Sannio e Irpinia si sono trasformate in discariche a cielo aperto dove chiunque abbandona, impunito, qualunque rifiuto. L’Anas, responsabile del tratto stradale, ha provveduto a segnalare il caso alle amministrazioni comunali dei territori in cui insistono le aree di sosta divenute aree di stoccaggio di ‘monnezza’ tal quale, ma ad oggi nemmeno un sacchetto è stato mai rimosso, anzi. Col passare dei giorni i cumuli sono aumentati quasi a dismisura in alcune piazzole dopo l’uscita di San Giorgio del Sannio. Anche la Polstrada è intervenuta sollecitando chi di dovere a prendere provvedimenti, specie in vista dell’estate e quindi dell’aumento delle temperature. E’ una questione di decoro e igiene innanzitutto oltre che di barometro. Eppure i comuni hanno risposto picche, o non hanno risposto proprio ai solleciti dei responsabili dell’Anas e della Polizia Stradale. E pensare che in ogni area ci sono appositi cartelli, con tanto di telecamere mai entrate in funzione, che vietano l’abbandono dei rifiuti previo sanzioni pesanti. Nonostante ciò i soliti incivili di passaggio continuano ad abbandonare di tutto tanto i controlli sono blandi. E di sicuro gli sversamenti maggiori avvengono nelle ore notturne, non si spiega altrimenti tanto è ingente ormai il quantitativo di pattume che giace ai bordi del raccordo autostradale e in entrambi i sensi di marcia. Qualche tempo fa erano state addirittura abbandonate cataste di pneumatici di mezzi pesanti: e per quel genere di rifiuti speciali Anas e Polstrada dovettero sollecitare i comuni interessati affinché provvedessero a bonificare le aree di sosta sempre lungo il raccordo trasformato in ricettacolo di spazzatura di ogni risma. Stavolta la situazione non è certo migliore rispetto a quell’episodio del recente passato, anzi. E lo stato di degrado, e di indifferenza, è giunto al culmine come la pazienza dei responsabili dell’Anas che minacciano a questo punto di multare i sindaci inadempienti. A sua volta gli amministratori locali prendono tempo e si trincerano dietro il solito ritornello della spending review e della mancanza di soldi per poter effettuare la bonifica delle piazzole di sosta intasate dalla spazzatura. D’altronde tutto ha un costo ma i costi per chi sporca e non pulisce sono salati.