Avellino, il Comitato per la Dogana scrive a Basso

Ecco la lettera aperta di Franco Festa, Comitato per la salvezza della Dogana, rivolta a Sabino Basso, presidente dell’unione industriale di Avellino: “Gentilissimo Presidente, le sue parole da leader degli industriali irpini, che contestano il ruolo, assegnatogli dal presidente del Gesualdo Cipriano, di pura erogazione di contributi, e richiedono una funzione attiva anche a livello progettuale, ci trovano concordi e attenti. Non possiamo, a questo punto, non chiedere a Lei e agli industriali che rappresenta, di svolgere, sulla questione della salvezza della Dogana, un ruolo non subalterno, ma centrale.
Ci spieghiamo.
Se e quando il Comune si deciderà di portare a termine la fase di esproprio – ed è inaccettabile il silenzio anche del sindaco Foti sull’avvio di tale procedura, a quasi dieci mesi dalla dichiarazione di pubblica utilità- occorrerà aprire la fase, piùdelicata e complessa, di recupero del bene, al fine di restituirlo alla città nel suo splendore. Servono fondi e idee. C’è un progetto di massima, elaborato dal Comune e dalla Soprintendenza, per la conservazione della facciata, il restauro delle statue e per un utilizzo culturale e civile della struttura. Naturalmente essi faranno la propria parte, almeno questa è la nostra speranza. Chiediamo però a Lei e all’Unione Industriale irpina di misurarsi su questo terreno, di far sentire il proprio punto di vista, di impegnarsi per lasciare il segno – come avviene in tante parti d’Italia – anche sul terreno della storia e della cultura di una città . Vichiediamo cioè di diventare comprimari, di scrivere insieme una pagina di dignità e di rinnovamento civico. L’utilizzo pubblico, culturale e civile del bene, non è in discussione. Ma siamo certi che saprete cogliere la sfida e dare una positiva risposta, aiutandoci achiudere una pagina vergognosa della storia della città.

Con sincera stima

Franco Festa
Comitato per la salvezza della Dogana”

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