Nuovo sistema tariffario Alto Calore, le domande dell’Adoc

“L’ADOC, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi UIL, nel prendere atto della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della società Alto Calore Servizi S.p.A., si augura che la nuova dirigenza difenda la natura dell’acqua come bene pubblico, si impegni nel migliorare la qualità e l’efficienza del servizio e soprattutto assicuri agli utenti un sistema tariffario equo e trasparente, anche salvaguardando le utenze economicamente disagiate.
L’ADOC formula anche alla nuova dirigenza le medesime domande poste alla precedente, domande rimaste senza risposta, tant’è che questa associazione si è vista costretta a chiedere l’intervento dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas e della Procura della Repubblica.
Le domande come noto sono le seguenti:
1. Perché è stato addebitato agli utenti il c.d. deposito cauzionale prima dell’entrata in vigore della direttiva n. 86/2013/R/IDR, che lo disciplina ?;
2. Il deposito cauzionale è stato parametrato al consumo storico trimestrale di ogni utente ?
3. Il deposito cauzionale è stato fatturato anche agli utenti con domiciliazione bancaria ?
4. L’Alto Calore Servizi ha tenuto conto delle eventuali anticipazioni sui consumi versate dagli utenti ?
5. L’Alto Calore Servizi ha una carta dei servizi conforme alla deliberazione 586/2012/R/IDR ?
6. L’alto Calore Servizi ha partecipato al procedimento di raccolta dati disposto dalla deliberazione 347/2012/R/IDR ?
7. Le tariffe, le fasce di consumo e la quota fissa sono state trasmesse all’AEEG e contestualmente all’Ente d’Ambito competente per territorio?
8. L’AEEG, con il coinvolgimento dell’ente d’ambito, ha espressamente approvato le suddette tariffe e le modalità di applicazione ?
L’ADOC invita la nuova dirigenza a verificare la corretta applicazione del nuovo sistema tariffario, procedendo se del caso alla immediata restituzione delle somme recentemente fatturate agli utenti. Se anche dalla nuova dirigenza non dovessero pervenire chiare risposte o maggiori informazioni all’utenza in merito al procedimento di autorizzazione del nuovo sistema tariffario, tale condotta omissiva concorrente sarà necessariamente valutata ed eventualmente perseguita dagli organi competenti”.

SPOT