I Giovani Democratici sulla vicenda Novolegno

I Giovani Democratici sulla vicenda Novolegno
Dopo le note vicende dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, l’uragano della crisi economica si abbatte sulla Novolegno di Avellino. In seguito alle dichiarazioni degli ultimi giorni è doveroso da parte dei governi provinciale, regionale e nazionale dare risposte concrete. Chiudere reparti lic…

I Giovani Democratici sulla vicenda Novolegno

Dopo le note vicende dello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, l’uragano della crisi economica si abbatte sulla Novolegno di Avellino. In seguito alle dichiarazioni degli ultimi giorni è doveroso da parte dei governi provinciale, regionale e nazionale dare risposte concrete. Chiudere reparti licenziando decine e decine di lavoratori è inaccettabile e non aiuterà il nostro Paese ma getterà ancor di più nello sconforto famiglie che non solo non avranno prospettive per il futuro dei propri figli ma stenteranno anche a vedere il presente. È necessaria una nuova programmazione, una maggiore apertura al mercato internazionale e un rinnovamento delle tecnologie, ma è soprattutto necessario che l’attuale governo concretizzi delle scelte politiche rivolte a risolvere definitivamente lo stato di crisi in cui versa il lavoro e l’industria italiana. Obiettivo principale della politica del lavoro deve essere quindi, quello di riqualificare le vecchie fabbriche rendendole nuovamente competitive sul mercato conservando cosi tradizioni e posti di lavoro. È importante per una realtà come quella meridionale fortemente penalizzata sul piano economico nazionale, e in particolare nel territorio Irpino, garantire la salvaguardia delle piccole fabbriche che rappresentano l’unico baluardo della politica industriale nella zona. La politica dell’abbandono non è condivisa né accettata da tutti coloro che sentono realmente il valore del lavoro. È per questo che esprimiamo ai lavoratori della Novolegno grande solidarietà e massima disponibilità per cercare di giungere ad una soluzione che sia consona e sensata in modo da evitare licenziamenti e qualsiasi tipo di ridimensionamento del personale.

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