Fusione Montoro, Carratù: “Nessuno rema contro”

MONTORO INFERIORE – “Prendo spunto dalle notizie dell’ultima seduta del Consiglio Regionale, oltre che dagli articoli di giornali, editoriali, apparsi nelle ultime settimane sulla stampa locale che, attraverso gratuite illazioni, che intendono imputare alle amministrazioni comunali i ritardi sull’adozione di provvedimenti da parte del Consiglio Regionale sulla FUSIONE dei Comuni di Montoro Inferiore e Montoro Superiore, per ribadire in maniera inequivocabile che ne da parte dei Sindaci, ne da parte di alcun Consigliere presente nelle attuali assisi comunali c’è l’intenzione di interrompere l’iter legislativo che resta solo ed esclusivamente in capo al Consiglio Regionale della Campania”. E’ quanto afferma Salvatore Carratù, sindaco di Montoro Inferiore. “Ritengo più che doveroso intervenire sulla questione, perché ho il dovere di difendere l’operato di tutti coloro che convintamente hanno più volte deliberato per la Fusione dei Comuni, oltre a rispettare il dato elettorale venuto dalla consultazione referendaria del 26 e 27 maggio 2013. Sempre tenendo ben presente la distinzione dei ruoli, come Sindaco non ritengo di aver posto quesiti ed interrogativi tali da essere considerati pretestuosi o irriguardosi verso gli interlocutori che sedevano attorno al tavolo del 04.09.2013, voluto dal Presidente dell’Assembla Regionale On. Paolo Romano e che qui riassumo per dovere di informazione:
la decadenza degli attuali organi amministrativi;
la nomina di un Commissario per la gestione della fase transitoria;
la data d’Istituzione del Comune Unico di Montoro;
la determinazione di contributi regionali obbligatori (come da Fondo di incentivazione regionale per la fusione tra Comuni Regione Campania DELIBERAZIONE N. 485 DEL 18 MARZO 2009 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO GABINETTO PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE);
la conferma che nella prossima primavera 2014 si possano tenere le elezioni amministrative per eleggere il Sindaco ed il Consiglio Comunale del Comune Unico di Montoro;
Interrogativi di non poca importanza per chi da qui a breve sarà chiamato ad impegnarsi e proporsi per amministrare la Comunità di Montoro, e che, a mio modesto avviso, non trovano oggi risposta nella Legge Regionale nr. 54 del 1974.
Questi sono dunque i quesiti ai quali, amministratori e cittadini, attendono risposte, senza voler urtare la suscettibilità dei nostri rappresentanti regionali, che, spesso si lasciano andare a giudizi improvvisati e gratuiti sull’operato degli altri. Come volevasi dimostrare dopo le ultime tre sedute di Consiglio Regionale i ritardi sull’approvazione della legge non sono imputabili a nessuno, tant’è che la discussione di altri punti iscritti all’ordine del giorno, non ha consentito ai legislatori regionali di approvare la legge sulla Fusione di Montoro.
Attendiamo fiduciosi, ma sfatiamo il campo da costruzioni artificiose sulla responsabilità dei ritardi. Le Amministrazioni Comunali, anche per la FUSIONE, operano solo ed esclusivamente in ossequio e rispetto della volontà popolare”, conclude Carratù. (foto di Alessandro Pirone)

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