Calore, niente processione in notturna: comunità in rivolta

LA VICENDA – Una processione, quella della notte di Natale, che ha origini antichissime e che unisce le due sponde del fiume Calore e le frazioni omonime. Il vescovo di Avellino avrebbe, stando a indiscrezioni raccolte tra alcuni fedeli, vietato per motivi di sicurezza lo svolgimento delle processioni dopo il tramonto. E così è stata stravolta una tradizione cristiana ultrasecolare e la comunità di Calore, frazione di Mirabella, è già in subbuglio dopo averlo appreso dal parroco, don Corrado Penta, tanto che una rappresentanza si è mobilitata e organizzata per andare in Curia a chiedere al vescovo di dare comunque l’autorizzazione allo svolgimento della sacra funzione natalizia che risale a tre secoli fa. “Non si possono in un colpo cancellare tradizioni molto sentite e radicate nelle nostre comunità- spiega uno dei promotori della rivolta-. Quella di Natale poi è una delle processioni più suggestive e partecipate perché per una notte arriviamo fin quasi a Venticano. Se il vescovo la mette sul piano della sicurezza a noi sembra strano poiché possiamo, come è stato sempre fatto, provvedere direttamente noi ai cordoni di sicurezza lungo il tragitto del corteo religioso dalla Chiesa madre di Calore di Mirabella fino a Calore di Venticano”.

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