Venticano, un benefattore dona defibrillatore al Comune

IL GESTO – Un’azione che fa bene al cuore, e che ha spiazzato l’amministrazione locale. Ci sono gesti, semplici eppure profondi, come quelli di un facoltoso imprenditore-benefattore che durante le festività natalizie ha donato un defibrillatore, e numerosi strumenti geriatrici, al Comune di Venticano, che meritano la pubblicità. Il sindaco del paese, Luigi De Nisco, lo ha annunciato nel corso del consueto incontro per gli auguri di fine anno con la comunità. “Finalmente anche noi, grazie al gesto importante di un nostro concittadino- ha esclamato il dottore De Nisco- abbiamo un defibrillatore, strumento indispensabile in caso di malesseri cardiaci che possono, purtroppo, verificarsi tra la popolazione o anche durante gli incontri agonistici sul campo di calcio”. Non solo il primo cittadino ma l’intera collettività è grata all’imprenditore che ha compiuto un’azione buona e generosa ma ha chiesto comunque di non rendere pubblico il suo nome. In fondo, non occorre pubblicità a ogni costo quando si concretizzano opere di solidarietà e altruismo. L’obiettivo resta solo quello di rendere un servizio utile, e prezioso, a chi, malauguratamente, dovrà avere bisogno del defibrillatore. E poi, già da qualche tempo la presenza di questo macchinario di facile utilizzo è obbligatoria e indispensabile in tutti i comuni italiani e nelle strutture pubbliche. Il sindaco di Venticano, da buon medico, da tempo si stava adoperando per acquistarne uno. Poi, quasi a sorpresa, è arrivato il dono, imprevisto, da parte dell’imprenditore di Castel del Lago, la maggiore frazione del comune, che recependo l’istanza dell’amministratore locale si è subito attivato, di sua iniziativa, acquistando l’apparecchio medico salvavita e pure diversi strumenti per la deambulazione che gli anziani possono richiedere direttamente presso gli sportelli municipali di piazza Verardi. “Siamo grati- ha aggiunto ancora il sindaco, Luigi De Nisco- al nostro concittadino che ha capito l’importanza vitale di un simile strumento. Ci auguriamo di usarlo pochissimo. Per usarlo però bisogna avere comunque un minimo di competenze mediche per perché, in caso contrario, si rischia di fare danni ulteriori a un paziente colpito da infarto”. Il gesto dell’imprenditore merita di essere rimarcato e soprattutto imitato da tanti ‘Paperoni’ irpini adusi a praticare solo a parole la solidarietà.

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