Sanità: “Legge impone storno avanzi. Parlamentari si informino”

La situazione nella quale versa il Moscati di Avellino è certamente drammatica. Tuttavia, le forze sindacali e alcuni parlamentari redivivi, presenti agli stati generali della sanità, hanno individuato l’interlocutore sbagliato a cui imputare le carenze del nosocomio irpino e della locale azienda sanitaria. Dimenticano, infatti, che lo sforamento del patto di stabilità, consumato dalla giunta Bassolino, ha portato ad un commissariamento della sanità campana che da 5 anni è sottoposta a leggi e d…

La situazione nella quale versa il Moscati di Avellino è certamente drammatica. Tuttavia, le forze sindacali e alcuni parlamentari redivivi, presenti agli stati generali della sanità, hanno individuato l’interlocutore sbagliato a cui imputare le carenze del nosocomio irpino e della locale azienda sanitaria. Dimenticano, infatti, che lo sforamento del patto di stabilità, consumato dalla giunta Bassolino, ha portato ad un commissariamento della sanità campana che da 5 anni è sottoposta a leggi e direttive nazionali e non regionali.” Lo afferma il consigliere regionale, Sergio Nappi.
“L’articolo 30 del decreto legislativo 118 del 2011 – spiega Nappi – prevede in maniera chiara che l’eventuale risultato positivo di esercizio delle Asl debba essere ‘portato a ripiano delle eventuali perdite di esercizi precedenti.’ Lo stesso decreto prevede, inoltre, che l’eventuale eccedenza debba essere accantonata a riserva, ovvero debba essere reso disponibile per il ripiano delle perdite del servizio sanitario regionale. E’ evidente, pertanto, che l’accusa rivolta al Commissario Caldoro di sottrarre gli avanzi di amministrazione delle aziende sanitarie irpine per destinarle a quelle napoletane, è del tutto infondata e andrebbe rivolta esclusivamente al legislatore nazionale. Il Commissariato, infatti, si è limitato ad applicare la legge e non avrebbe potuto fare altrimenti. Ed è altrettanto evidente che le organizzazioni sindacali avrebbero dovuto chiedere conto ai parlamentari presenti al tavolo della mancata iniziativa legislativa tesa a modificare la normativa che impone lo storno degli avanzi di amministrazione.”
“E’ giusto ricordare, d’altronde – aggiunge il Consigliere regionale – , che nel luglio del 2012 il sottoscritto ha proposto una modifica alla normativa regionale tesa a garantire l’accantonamento di una parte degli utili prodotti, ai sensi dell’articolo 2430 del codice civile. La proposta fu accolta e votata dal Consiglio Regionale, ma non ha sortito effetto in ragione della vigenza del prevalente decreto legislativo 118 del 2011.” “Nel caso del Moscati vanno, infine, stigmatizzati i ritardi del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che solo recentemente ha autorizzato il turn-over del 2011. Qualcuno dovrebbe chiederle – i parlamentari, ad esempio – perché ancora non ha provveduto ad autorizzare quello del 2012 e del 2013.” “Il Commissariato regionale – rileva Nappi – ha, invece, fatto la sua parte superando il deficit che nel bilancio 2009 ha sfiorato gli 800 milioni di euro. Dopo la certificazione del bilancio del 2012 con risultato positivo (e quindi a distanza di soli 3 anni dallo sforamento), soltanto nel 2015 sarà possibile uscire dal piano di rientro. La legge prevede, infatti, che ciò avvenga solo dopo due anni dal primo esercizio chiuso con risultato positivo. “Sindacati e parlamentari, dunque, si documentino adeguatamente prima di affrontare una questione così delicata, evitando polemiche pretestuose che rischiano di penalizzare ulteriormente la sanità irpina”, conclude Nappi.

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