Appuntamento con la tradizione: ad Avellino torna il Laceno d’oro

AVELLINO – “Grazie al finanziamento di 150mila euro, ottenuto dalla Regione Campania, quest’anno riprendiamo una tradizione come quella del festival cinematografico Laceno d’oro che negli ultimi 60 anni è stato l’unico evento culturale in grado di far risuonare il nome dell’Irpinia in Italia, in Europa e persino nel mondo”. E’ l’annuncio fatto stamane in conferenza stampa dall’assessore alla cultura del Comune di Avellino, Nunzio Cignarella. La rassegna nasce nel 1959 da un’idea di Camill…

AVELLINO – “Grazie al finanziamento di 150mila euro, ottenuto dalla Regione Campania, quest’anno riprendiamo una tradizione come quella del festival cinematografico Laceno d’oro che negli ultimi 60 anni è stato l’unico evento culturale in grado di far risuonare il nome dell’Irpinia in Italia, in Europa e persino nel mondo”. E’ l’annuncio fatto stamane in conferenza stampa dall’assessore alla cultura del Comune di Avellino, Nunzio Cignarella. La rassegna nasce nel 1959 da un’idea di Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio come riconoscimento alle migliori opere cinematografiche ispirate al neorealismo e arrivando ad ospitare personaggi del calibro di Pierpaolo Pasolini, Antonioni, i fratelli Taviani, Scola. La durata della kermesse sarà di circa dieci giorni e si svolgerà tra Avellino, Mercogliano e Atripalda. Le location per la proiezione e la discussione dei film dovrebbero essere il piazzale antistante l’ex Eliseo, il Carcere Borbonico, la Dogana dei Grani e l’Abbazia del Loreto.
“L’assessore regionale Sommese mi ha promesso che non appena saremo pronti presenzierà alla presentazione del programma dettagliato del Festival, programma che sarà stilato nel solco della tradizione di Camillo e Giacomo grazie alla collaborazione di tanti amici che in questi anni hanno dato vita ad iniziative cinematografiche. Tra questi anche il circolo Immaginazione detentore del marchio Laceno d’oro e con cui stipuleremo un protocollo d’intesa”.

La storia del Laceno d’Oro
Festival del cinema neorealistico fondato nel 1959 da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, chiamato così dal nome della località Laceno, frazione di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino, dove si svolsero le prime edizioni.
Le prime edizioni del festival si svolgono nella località Laceno del comune di Bagnoli Irpino tra i monti dell’Alta Irpinia. La sede della manifestazione è suggerita da Pier Paolo Pasolini al quale quel paesaggio boschivo e incontaminato ricorda la cultura contadina e i paesaggi friuliani, luoghi della sua infanzia. Nella prima edizione Pier Paolo Pasolini, membro della giuria, ritira il premio vinto da Michelangelo Antonioni con Il grido e da allora sarà presente a tutte le prime edizioni. Dal 1966 il festival si sposta dal Laceno ad Avellino e in altri comuni della provincia. L’ultima edizione della manifestazione storica si tiene nel 1988. Tra i vari presidenti della giuria che si sono avvicendati negli anni, oltre a Marino, Domenico Rea, Carlo Lizzani, Tinto Brass, Cesare Zavattini. Nel 2001, a due anni dalla scomparsa di Camillo Marino, viene istituito il “Premio Camillo Marino – Laceno d’oro” che dal 2007, in accordo con gli eredi dei fondatori, si trasforma pubblicamente nel nuovo Laceno d’Oro. Accanto al Premio Camillo Marino assegnato alla carriera, dal 2008 viene attribuito anche il Premio Giacomo d’Onofrio al migliore artista emergente.

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