Il museo della scienza alla Biogem

Il museo della scienza alla Biogem
Giornata di studi prettamente tecnica dopo l’inaugurazione di ieri pomeriggio alla quale hanno preso parte i rappresentanti della politica locale e regionale. Ad aprire il convegno dopo un’introduzione del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, il presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofis…

Il museo della scienza alla Biogem

Giornata di studi prettamente tecnica dopo l’inaugurazione di ieri pomeriggio alla quale hanno preso parte i rappresentanti della politica locale e regionale. Ad aprire il convegno dopo un’introduzione del presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, il presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che ha relazionato sul tema “Terra – Vita, Geni, una storia di quattro miliardi di anni. Boschi ha spiegato l’origine della vita del nostro pianeta sottolineando che la terra ha un sistema unico, in cui per più di 3 miliardi di anni si sono evolute moltissime specie. Per Boschi «il nostro pianeta è in continui cambiamento, una metamorfosi che si può registrare ogni mezz’ora. Ma a questo punto – sostiene Boschi – è indispensabile capire i fenomeni che verificano sulla terra. Studi che vanno progettati senxa interferenza politiche e che si possono creare con un unico laboratorio in grado di comprendere queste manifestazioni. Gli studi sul territorio persi svolgono a macchia di leopardo perché per esempio in Italia, Giappone, America c’è interesse ad effettuar ricerche sui terremoti, sulle frane, sui maremoti. Cambiamenti che vengono dettati da fattori naturali e a volte anche umani». Il rettore dell’Università Filippo Bencardino ha continuato sulla scia di Boschi: «La ricerca è compenetrazione tra Biotecnologia e Storia, quindi è opportuno che si vada verso una multidisciplinarietà del sapere invece si sta assistendo sempre più ad una settorializzazione della conoscenza». Bencardino lancia quest’appello: «Le conquiste culturali devono mirare al benessere dell’uomo e alla sua figura, e quindi si devono lasciare gli studi settoriali che portano solo al profitto». Luigi Capasso, dell’Università di Chieti, che ha inaugurato Il Museo di Storia della vita sulla terra insieme a Zecchino, Boschi, e Bencardino ha parlato di grande inaugurazione come grande investimento per sensibilizzare la vocazione scientifica nei discenti. Un investimento per Capasso che a medio termine porterà senza dubbio dei frutti e che rappresenta un nuovo punto di partenza di Biogem perchè in questa struttura potranno venire a fare visita le scolaresche per avvicinarsi agli studi scientifici». Nel museo sono stati messi in mostra degli exibit ossia delle rappresentazioni in 3D di vulcani attivi che rimarranno a Biogem fino a novembre. Tali exibit sono stati esposti al Festival della Scienza di Genova per due anni. Poi un calco in resina di un Allosaurus fragilis, un carnivoro che riusciva a correre a 36 chilometri all’ora. Seguono poi un ammonite, un tribolite, un fossile di felce, tre crani di bambino, un clone di uomo sapiens sapiens ed uno Ptesauro (dinosauro volante).

SPOT