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‘Il 17 maggio del 1994 scompariva Pasquale Grasso. In mezzo ci sono venti anni, tre Repubbliche, sogni, successi e delusione dei ragazzi, come me, Franco De Luca ed altri, che fummo della sua scuola. Oggi più di venti anni fa è bello dirgli che ci manca, che manca ad Avellino e all’intera provincia. Era un maestro di giornalismo, apprezzato per l’impegno soprattutto sulle sfide del cambiamento della società avellinese, della politica, della comunicazione e dell’informazione professionale. Un uo… |
‘Il 17 maggio del 1994 scompariva Pasquale Grasso. In mezzo ci sono venti anni, tre Repubbliche, sogni, successi e delusione dei ragazzi, come me, Franco De Luca ed altri, che fummo della sua scuola. Oggi più di venti anni fa è bello dirgli che ci manca, che manca ad Avellino e all’intera provincia. Era un maestro di giornalismo, apprezzato per l’impegno soprattutto sulle sfide del cambiamento della società avellinese, della politica, della comunicazione e dell’informazione professionale. Un uomo di passione e di vita, un pezzo pregiato dell’argenteria irpinia’. Così Gianfranco Rotondi ricorda, a venti anni dalla sua scomparsa, Pasquale Grasso.
