Economia, Melchionna: il peggio arriverà nel 2010

Economia, Melchionna: il peggio arriverà nel 2010
Secondo i dati dell’OCSE contenuti nell’Employment Outlook 2009, per il lavoro le prospettive a breve termine sono ancora incerte. In Italia il peggio arriverà nel 2010, quando la disoccupazione raggiungerà il 10% e a farne le spese saranno soprattutto i gruppi svantaggiati del mercato del lavoro: g…

Economia, Melchionna: il peggio arriverà nel 2010

Secondo i dati dell’OCSE contenuti nell’Employment Outlook 2009, per il lavoro le prospettive a breve termine sono ancora incerte. In Italia il peggio arriverà nel 2010, quando la disoccupazione raggiungerà il 10% e a farne le spese saranno soprattutto i gruppi svantaggiati del mercato del lavoro: giovani, basse professionalità, immigrati, donne, in particolare nel Mezzogiorno e riguarderà soprattutto coloro che hanno contratti temporanei o atipici. Il Segretario Generale della Cisl Irpina Mario Melchionna, sottolinea la necessità di tutelare le fasce deboli e rafforzare le politiche attive: ” quella che il mondo del lavoro sta vivendo, che noi stiamo vivendo è, a detta dell’OCSE, la situazione peggiore dal dopoguerra. Ma il rischio è che i senza lavoro aumentino soprattutto al Sud! Occorre un rafforzamento del nostro sistema di ammortizzatori sociali, il rilancio delle opere pubbliche e degli investimenti. Bisogna fare di più anche sulla formazione, per evitare che chi perde il posto di lavoro oggi, disimpari a lavorare. Non dimentichiamo il ruolo che riveste la formazione nella ricollocazione e nella riqualificazione del lavoratore. Ma soprattutto, bisogna agire sui criteri di accesso all’indennità di disoccupazione, al fine di ampliare le tutele per i lavoratori atipici e rafforzare gli strumenti per l’occupazione. Noi come Cisl, anche attraverso gli incontri previsti dal Tavolo Anticrisi dell’Ente Provincia, faremo sentire la nostra voce, daremo supporto ai tanti lavoratori che si trovano in una situazione di disagio economico e psicologico e non abbasseremo mai la guardia! Dobbiamo agire con prudenza ed urgenza, proprio perché è evidente che la recessione potrebbe portare ad una possibile crisi di lungo periodo dell’occupazione”.

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