InLocoMotivi: “Occorre ripensare ad nuovo sistema di trasporto”

“La campagna elettorale per l‘elezione dei parlamentari europei è terminata da alcuni giorni e si ritorna al tran tran quotidiano. Si è parlato tanto dei problemi italiani e poco d’Europa. Per la nostra Irpinia restano i tanti problemi che stanno determinando il suo spopolamento, in particolare per la parte più interna quella dell’Alta Irpinia per intenderci. La problematicità più grande resta quella della mobilità. I tagli apportati al trasporto pubblico locale stanno determinando l’isolamento…

“La campagna elettorale per l‘elezione dei parlamentari europei è terminata da alcuni giorni e si ritorna al tran tran quotidiano. Si è parlato tanto dei problemi italiani e poco d’Europa. Per la nostra Irpinia restano i tanti problemi che stanno determinando il suo spopolamento, in particolare per la parte più interna quella dell’Alta Irpinia per intenderci. La problematicità più grande resta quella della mobilità. I tagli apportati al trasporto pubblico locale stanno determinando l’isolamento dei nostri territori. Siamo arrivati al punto che già dal primo pomeriggio i collegamenti da e per Avellino sono cancellati, addirittura nei giorni festivi si assiste alla soppressione totale di servizi, capoluogo compreso”. Così, in una nota, l’associazione In Loco Motivi.
“Se a questo si aggiunge la quasi totale cancellazione della Irpinia dalla geografia ferroviaria italiana il quadro si completa nella sua negatività. Di qui la necessità di una visione diversa per la mobiltà provinciale in mancanza di una adeguata infrastrutturazione stradale. Il caso emblematico di questa situazione è la strada Ofantina, una strada di montagna che sta diventando una via di comunicazione diversa da quella per cui era stata ideata. Da anni si denuncia la sua pericolosità, i numerosi incidenti, di cui molti mortali, evidenziano una emergenza non più rinviabile. Questa strada attraversa l’Appennino campano, ormai è una alternativa ai collegamenti est/ovest. Ogni giorno è attraversata da mezzi pesanti che dalla Puglia viaggiano verso la costa tirrenica attraverso la fondovalle Sele.
L’insediamento di numerosi stabilimenti industriali situati lungo questa strada favoriscono l’afflusso di mezzi di trasporto merci. A queste considerazioni occorre sommare anche le avverse condizioni atmosferiche che caratterizzano, specialmente d’inverno, questo nostro territorio: siamo in presenza di una situazione di grande precarietà. Da alcuni anni è stata cancellata l’unica alternativa che poteva essere utile ad alleggerire il traffico sulla strada Ofantina: la ferrovia Avellino Rocchetta che corre praticamente in modo parallelo a questa arteria. Si è preferito non utilizzare una struttura, che opportunamente integrata al trasporto su gomma, avrebbe permesso un utilizzo diverso di una tratta ferroviaria sulla quale sono stati installati sistemi di sicurezza moderni e raccordi ferroviari a servizio dei nuclei industriali afferenti alla ferrovia. Un percorso fatto di 120 km di fibre ottiche che da sole avrebbero dovuto avere una diversa utilizzazione per le popolazioni dei luoghi attraversati dalla strada ferrata. Da tre anni, invece, l’abbandono ed il degrado la fanno da padroni.
E’ di questi giorni lo smantellamento di apparti di telefonia GSM-R. Da tempo ci stiamo mobilitando per porre all’attenzione dei decisori politici questa situazione ma senza risultati. Solo la società civile sta dando riscontro alla nostra battaglia per far riaprire questa tratta ferroviaria di grande impatto paesaggistico.
Domenica 1 giugno ci ritroveremo alle ore 9,00 presso la stazione di Nusco per ripercorrere la tratta fino a Lioni per ricordare le tante tragiche morti verificatesi sulla strada Ofantina e per evidenziare la necessità di ripensare ad un nuovo e moderno sistema di trasporto anche per la nostra Irpinia. Alle 12, al termine della “passeggiata” lungo i binari, nel piazzale antistante la stazione di Lioni ci sarà un incontro con quanti vogliono condividere queste nostre considerazioni”.

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