Svecchiamento statali: “Politica pensionistica incoerente”

Svecchiamento statali: “Politica pensionistica incoerente”
Svecchiamento nella Pubblica Amministrazione. Il Ministro BRUNETTA ha firmato la Circolare esplicativa circa le nuove regole per il pensionamento dei dipendenti pubblici: 40 anni di contributi che comprendono anche il periodo di servizio militare o di laurea, quindi i contributi figurativi, senza al…

Svecchiamento statali: “Politica pensionistica incoerente”

Svecchiamento nella Pubblica Amministrazione. Il Ministro BRUNETTA ha firmato la Circolare esplicativa circa le nuove regole per il pensionamento dei dipendenti pubblici: 40 anni di contributi che comprendono anche il periodo di servizio militare o di laurea, quindi i contributi figurativi, senza alcuna precisa quota di anni di servizio effettivamente svolti. “Una contraddizione palese: da un lato si predica l’innalzamento dell’età pensionabile, come è accaduto per le donne del pubblico impiego, dall’altra si introduce una norma che favorisce l’esodo”. Lo ha dichiarato il Segretario Provinciale dei Pensionati per l’Irpinia, Antonio de Lieto, che aggiunge: “Il sistema pensionistico è cosa molto seria e delicata e richiede coerenza, equità e soprattutto rispetto per i diritti acquisiti. L’introduzione di provvedimenti estemporanei fanno solo danno al sistema pensionistico, creano confusione ed ingiustizia. Qualcuno parla di ”spoil system” ma al di là di questo, se c’è effettivamente una necessità di “svecchiamento” della pubblica amministrazione, perché alzare l’età pensionabile per le donne? È quantomeno contraddittorio e soprattutto è assurdo creare problemi a chi vuole lavorare qualche anno in più. Sarebbe opportuno chiarire cosa vuole il Ministro BRUNETTA ed il Governo in materia di pensioni. Si parla tutti i giorni di innalzare l’età pensionabile, evidentemente è un falso problema: ne prendiamo atto con piacere. Il Partito Pensionati per l’Italia ritiene che sia giusto che il dipendente pubblico possa avere la facoltà di andare in pensione con 40 anni di contributi – ha concluso DE LIETO – ma ritiene assurdo un “pensionamento forzoso”, che non consente, a chi lo vuole, di lavorare qualche anno in più. Il Ministro BRUNETTA è così attento ai presunti “falsi invalidi”, ai presunti assenteisti, e ci sembra strano che un Ministro così attento non abbia trovato il tempo per occuparsi anche del problema di milioni di pensionati che da 19 anni non ricevono nessun aumento e tantissimi di loro sono ormai alla fame”.

SPOT