Tumore al polmone: “Più aspettative di vita con nuovi farmaci”

Nuovi farmaci intelligenti e a bersaglio molecolare, diagnosi precoce, chemioterapia e multidisciplinarietà al servizio del paziente sono questi i temi chiave che verranno affrontati durante la IV Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che si terrà dal 26 al 28 giugno a Roma presso Roma Eventi – Piazza di Spagna (Via Alibert 5a). …

Nuovi farmaci intelligenti e a bersaglio molecolare, diagnosi precoce, chemioterapia e multidisciplinarietà al servizio del paziente sono questi i temi chiave che verranno affrontati durante la IV Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) che si terrà dal 26 al 28 giugno a Roma presso Roma Eventi – Piazza di Spagna (Via Alibert 5a).
“Big killer, il tumore al polmone – dichiara Cesare Gridelli (Presidente AIOT e Direttore del dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera S.G. Moscati di Avellino) fa registrare ogni anno in Italia 38.000 nuove diagnosi causando il 2,4% della mortalità per malattie. Nonostante l’altissima incidenza, molti passi in avanti sono stati fatti dal punto di vista terapeutico e oggi il tumore può essere sconfitto nel 20% dei casi grazie all’innovazione apportata dai nuovi farmaci. Oggi questa neoplasia non viene considerata soltanto dal punto di vista istologico, ma anche da quello genetico e molecolare. Trattamenti personalizzati – quindi – e nuove terapie a bersaglio molecolare sono le armi con cui si cerca di sconfiggere la malattia”.
Come sottolineano il Dott. Filippo de Marinis (Past President AIOT, Presidente della IV Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica e Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano) e il Dott. Cesare Gridelli ( “oggi sembra aprirsi una nuova strada: quella dell’immunoterapia. Questa particolare tipologia di trattamento – che può essere utilizzata anche in combinazione con altri farmaci – cerca di combattere il tumore attivando e amplificando le risposte immunitarie dell’organismo contro la malattia. La ricerca ha individuato specifici bersagli molecolari i cosiddetti check point immunologi che permettono di modulare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. Per il tumore al polmone risultati importanti sono ora disponibili in particolare in riferimento a due classi di farmaci gli inibitori di PD-1 e PDL-1 che, anche se in fase sperimentale – hanno determinato in pazienti che fortemente esprimono tali recettori circa il 70% di regressioni tumorali e hanno sfondato il tetto della percentuale di risposte di lunghissima durata del 10-15%, soglia che non era mai stata raggiunta negli ultimi 30 anni. Queste due molecole (PD-1 e PDL-1) impediscono alle cellule del sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali, permettendo loro di sopravvivere e moltiplicarsi: inibire PD-1 e PDL-1 potrebbe portare a risultati molto importanti e durevoli nel trattamento del tumore al polmone”.

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