«La macchina del fango, unico strumento che in questa provincia, insieme all’intimidazione, anima spesso il dialogo politico, sostituendosi ad esso, è entrata in funzione, a pieno regime. Lo avevo annunciato e, puntualmente, ciò s’è verificato. La dimostrazione s’è avuta questa sera, nel corso della riunione del Consiglio comunale di Avellino. |
«La macchina del fango, unico strumento che in questa provincia, insieme all’intimidazione, anima spesso il dialogo politico, sostituendosi ad esso, è entrata in funzione, a pieno regime. Lo avevo annunciato e, puntualmente, ciò s’è verificato. La dimostrazione s’è avuta questa sera, nel corso della riunione del Consiglio comunale di Avellino.
Vengono sbandierate – in un disgustoso clima di “caccia alle streghe” che svilisce ogni serio dibattuto nell’interesse delle comunità – e mi sono contestate, spese per poche centinaia di euro effettuate nel corso di un intero anno alla presidenza dell’Alto Calore Servizi. E’ fuori di dubbio, e qui lo confermo e sono pronto a dimostrarlo in ogni sede, che si tratta solo, ed esclusivamente, di spese istituzionali sostenute nel corso di missioni istituzionali e regolarmente rendicontate. Dunque, nessuno scandalo, nessuna scoperta roboante come si vuol far credere per gettare discredito sull’Ente che mi onoro di guidare e che non merita questo clima di sospetto. Per inciso, si tratta di spese che, al raffronto, sono dieci volte inferiori da quelle sostenute dai miei predecessori, e rispetto alle quali nessuno ha mai gridato allo scandalo».
Raggiunto telefonicamente fuori provincia dove è impegnato per lavoro, il Presidente dell’ Alto Calore Servizi, Lello De Stefano, risponde alle accuse rivoltegli dal consigliere comunale Gianluca Festa. «Si tratta di accuse del tutto simili a quelle presenti in alcune lettere anonime recapitate anche agli indirizzi di diverse Redazioni giornalistiche nel corso delle ultime settimane. Questo dice tutto, e dovrebbe far comprendere come sia in atto una campagna di discredito delle istituzioni e di chi le rappresenta in provincia di Avellino. Ovviamente querelerò Festa perché è doveroso, a tutela della mia immagine di uomo, politico e di amministratore. Anche se il tenore delle affermazioni di questo consigliere è talmente risibile che non meriterebbe neanche una replica, ma forse un approfondimento sulle cause che lo portano a renderle pubbliche in una sede prestigiosa come il Consiglio comunale di Avellino. Fortunatamente i colleghi di Festa e i cittadini sono intelligenti, e sanno distinguere tra persone per bene e calunniatori, tra onesti amministratori e professionisti della politica senza arte né parte a cui resta, questa sì, solo l’arma del fango».