Pdl, è scontro sul direttivo provinciale

Pdl, è scontro sul direttivo provinciale
Nel Pdl irpino continuano le polemiche le accuse sulla vicenda della composizione del comitato provinciale. In una lettera aperta inviata alla coordinatrice irpina Cosenza, al suo vice Cusano, e al responsabile regioanle del partito Cosentino una lunga lista di dirigenti provinciali del Popolo della…

Pdl, è scontro sul direttivo provinciale

Nel Pdl irpino continuano le polemiche le accuse sulla vicenda della composizione del comitato provinciale. In una lettera aperta inviata alla coordinatrice irpina Cosenza, al suo vice Cusano, e al responsabile regioanle del partito Cosentino una lunga lista di dirigenti provinciali del Popolo della libertà – fra questi l’ex europarlamenate Gargani – chiedono la costituzione dell’organismo. “Lo Statuto provvisorio – scrivono – che speriamo sia prontamente modificato, assegna al Commissario Provinciale il potere di indicare i nominativi chiamati a comporre il suddetto organismo, ma ragioni di opportunità e di elementare sensibilità politica consigliano il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le componenti e dei tanti dirigenti che hanno sostenuto Forza Italia ed AN e poi il PDL nel corso degli anni ed,in particolare , nelle ultime campagne elettorali politiche ed amministrative”. “Il Comitato provinciale ,in mancanza di un congresso – aggiungono – non può non scaturire da una riflessione comune che assicuri un equilibrio complessivo di presenze territoriali,di qualità delle proposte politiche e di consistenza elettorale. Nulla di questo è avvenuto. Indicazioni improvvisate e contatti estemporanei mortificano tutti quelli che credono in un partito vero, partecipato e democratico. E’ convinzione comune che i partiti anche se utilizzati in maniera diversa dal passato sono strumenti fondamentali ed insostituibili della democrazia e vero luogo di formazione e selezione delle classi dirigenti. “Il vertice – si legge ancora nelle lettera aperta – senza alcuna apertura ai tanti militanti che desiderano fortemente la partecipazione rischia di naufragare. Da oltre un anno manca un dibattito nel partito capace di garantire la collegialità delle decisioni, e il risultato elettorale del giugno scorso, per questa ragione, ha dato rilevanza alle liste collegate che hanno sollecitato il consenso di tanti simpatizzanti. La vittoria alle elezioni provinciali è stata il frutto di una lungimirante politica che ha consentito l’allargamento delle alleanze tenendo conto delle specificità della nostra provincia. La vittoria è stata ottenuta dunque con il contributo di tutte le componenti del partito e dell’asse del centrodestra con una forte spinta delle associazioni collaterali collegate al Presidente che sono riuscite a recuperare un elettorato altrimenti perso”. Se non si vuole far naufragare il progetto del PDL – concludono i dirigenti dissidenti – occorre a livello nazionale come a livello provinciale, creare una classe dirigente adeguata. Un partito forte , presente sui problemi e sul territorio sarebbe il migliore alleato dei nostri rappresentanti nelle istituzioni. È per questo che crediamo necessario un incontro collegiale per individuare un gruppo dirigente capace di qualificare l’esecutivo.

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