Pratola, cadavere carbonizzato: preso l’assassino

Pratola, cadavere carbonizzato: preso l’assassino
Per un regolamento di conti scaturito da degli ammanchi di denaro tra spacciatori era stato portato con l’inganno in un capannone isolato, legato, ucciso a bastonate e poi trasportato nel cofano della propria autovettura in una zona di campagna dove il mezzo veniva cosparso di benzina e dato alle fi…

Pratola, cadavere carbonizzato: preso l’assassino

Per un regolamento di conti scaturito da degli ammanchi di denaro tra spacciatori era stato portato con l’inganno in un capannone isolato, legato, ucciso a bastonate e poi trasportato nel cofano della propria autovettura in una zona di campagna dove il mezzo veniva cosparso di benzina e dato alle fiamme. Il suo cadavere era stato ritrovato il 31 agosto dai Carabinieri nelle campagne di Pratola Serra in un tale stato che il riconoscimento era apparso subito impossibile. La sua identità è stata accertata solo a seguito di analisi del DNA effettuate dal RIS di Roma. Ora è certo: quel corpo carbonizzato apparteneva a Gerardo De Venezia, 45enne figlio del proprietario dell’auto bruciata. A conclusione delle attività investigative la Procura della Repubblica di Avellino Teresa Venezia, sostituto procuratore ed il procuratore capo Aristide Mario Romano hanno disposto il fermo di indiziato di delitto dell’assassino (sul conto del quale vi è al momento uno stretto riserbo, in attesa della convalida del GIP). Sono in corso rilievi tecnico-scientifici e attività di riscontro da parte dei carabinieri anche al fine di identificare eventuali complici.

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