Scuola, Flc Cgil: “Assegnazioni cattedre ancora non definite”

AVELLINO – All’ufficio scolastico provinciale come al gioco dell’oca, docenti che di giorno in giorno vedono cambiata la loro posizione. E’ la denuncia della FLC CGIL di Avellino che sottolinea l’estrema inefficienza ed incapacità nell’assegnazione degli incarichi provvisori dei docenti. Ad un mese dall’inizio dell’anno scolastico ancora non sono state definite le assegnazioni per gli incarichi annuali a tempo determinato e chi ha avuto la fortuna di vedersi assegnata una cattedra vede sp…

AVELLINO – All’ufficio scolastico provinciale come al gioco dell’oca, docenti che di giorno in giorno vedono cambiata la loro posizione. E’ la denuncia della FLC CGIL di Avellino che sottolinea l’estrema inefficienza ed incapacità nell’assegnazione degli incarichi provvisori dei docenti. Ad un mese dall’inizio dell’anno scolastico ancora non sono state definite le assegnazioni per gli incarichi annuali a tempo determinato e chi ha avuto la fortuna di vedersi assegnata una cattedra vede spesso rettificata con cadenza quotidiana l’assegnazione.
“Addirittura – spiega Gerardo Pandolfelli, segretario della SLC CGIL di Avellino – l’ufficio provinciale è stato chiuso per una settimana per “poter lavorare in serenità” ma nulla è cambiato. Ci chiediamo se è mancata la serenità o il lavoro a questo punto e chiediamo anche l’intervento degli organi preposti al controllo della legalità e legittimità dei provvedimenti messi in atto, allo scopo di mettere fine allo stillicidio quotidiano. In molti casi l’assegnazione delle ore cattedre è cervellotica. In questo modo viene negato il diritto allo studio e si getta nello sconforto i dirigenti scolastici ancora alla prese con problemi di organizzazione degli orari che non riescono a coprire i posti vuoti. Dopo un mese assistiamo ancora a rettifiche quotidiane delle utilizzazione e assegnazioni, con l’assenza d docenti per la copertura delle cattedre rimaste vacanti, segno evidente dell’inefficienza dell’ufficio scolastico provinciale, che nella cervellotica scelta delle assegnazioni determina anche maggiori costi per lo Stato, in quanto non attua principi di economicità ed efficienza”.

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