Giuditta: alla Provincia il ruolo di coordinamento

Giuditta: alla Provincia il ruolo di coordinamento
La stagione dello sviluppo in primo piano. In riferimento al piano territoriale di coordinamento provinciale e alla stagione della programmazione esprime la sua preoccupazione di amministratore, il sindaco di Summonte Pasquale Giuditta. “Potrebbe vanificarsi lo sforzo compiuto dalla provincia fino…

Giuditta: alla Provincia il ruolo di coordinamento

La stagione dello sviluppo in primo piano. In riferimento al piano territoriale di coordinamento provinciale e alla stagione della programmazione esprime la sua preoccupazione di amministratore, il sindaco di Summonte Pasquale Giuditta. “Potrebbe vanificarsi lo sforzo compiuto dalla provincia fino ad ora sugli accordi di reciprocità se a breve non si attua un’inversione di tendenza rispetto alla vecchia programmazione. E’ vero che questo tipo di programmazione viene richiesta dalla Regione Campania e dall’Unione Europea ma se si vuole giungere a risultati proficui sul territorio e se non si vogliono ripetere gli errori commessi nel passato è opportuno innanzitutto stabilire i ruoli. La stagione della programmazione non deve corrispondere alla stagione della confusione. La parola d’ordine deve essere chiarezza. Il messaggio che rischia di passare è che in questi incontri tenutosi alla Provincia, non sia stata messa in primo piano la chiarezza e la distinzione dei ruoli. Gli accordi di reciprocità rappresentano lo strumento disegnato nella nuova programmazione regionale per accompagnare lo sviluppo territoriale della Campania. Essi si pongono l’obiettivo di riordinare e razionalizzare le esperienze della programmazione negoziata implementate nei passati periodi di programmazione e, allo stesso tempo costituiscono la sperimentazione di un nuovo modello per lo sviluppo locale nella nostra regione. E’ la prima volta che in realtà affrontiamo questo tipo di programmazione e, se non siamo bravi a stabilire i ruoli – ribadisce Giuditta – rischiamo di non distinguerci dalla vecchia stagione di programmazione. C’è bisogno quindi di una strategia che nasce dal basso. Dobbiamo evitare sovrapposizioni che fanno scaturire una gravissima confusione e sono di ostacolo al recupero del ritardo. Emerge una impellente esigenza di stabilire ruoli e competenze, senza fughe in avanti. La centralità deve appartenere ai sindaci e agli amministratori. La titolarità deve appartenere agli enti locali, eletti dal popolo. La Provincia in questa fase deve assumere un ruolo di coordinamento perché, in questo momento, qualunque altro ruolo tenderebbe solo a fini gestionali. Nel caso dell’Asi adesempio, ente sovracomunale composto da persone nominate e quindi non titolari dello sviluppo, non può abusare delle attività dei sindaci considerando che il loro ruolo dovrebbe tendere alla gestione delle aree industriali e, considerato che le aree industriali mancano di una serie di servizi, il mio invito all’Asi è quello di preoccuparsi di migliorare le stesse e renderle più funzionali piuttosto che tendere ad imporre ai sindaci progetti che mascherano solo una velleità di potere. I sindaci – conclude il primo cittadino di Summonte – devono avere la possibilità di confrontarsi serenamente senza che qualcuno dica loro i progetti che sono migliori per il loro stesso sviluppo».

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