Assolto S.E., trentenne napoletano che guidando sulla strada provinciale per Montella aveva impattato contro un locale mezzo agricolo; finito all’ospedale, insieme alla sua passeggera, era stato scoperto che aveva assunto cannabinoidi; per tale ragione era stato rinviato a giudizio per guida in stato di alterazione da stupefacenti con l’aggravante di aver causato un grave sinistro stradale. Il tribunale di Avellino, giudice Centola, però ha accolto la tesi difensiva dell’avv. Danilo Iacobacci, s… |
Assolto S.E., trentenne napoletano che guidando sulla strada provinciale per Montella aveva impattato contro un locale mezzo agricolo; finito all’ospedale, insieme alla sua passeggera, era stato scoperto che aveva assunto cannabinoidi; per tale ragione era stato rinviato a giudizio per guida in stato di alterazione da stupefacenti con l’aggravante di aver causato un grave sinistro stradale. Il tribunale di Avellino, giudice Centola, però ha accolto la tesi difensiva dell’avv. Danilo Iacobacci, secondo la quale l’essere positivo alla cannabis non implica la guida in stato di alterazione perché manca la prova del momento dell’assunzione.