Scuola, sabato iniziativa dell’Uds al centro sociale

AVELLINO – “Il 10 ottobre è cominciata la nostra mobilitazione all’interno delle scuole e delle città, contro chi vuole imporci un insensato progetto di scuola, che non ha nulla a che vedere con la nostra idea di scuola. Avevamo detto che la nostra mobilitazione non si sarebbe fermata al 10 ottobre, che non sarebbe finita in quella piazza che ha visto migliaia di studenti attivi per salvare la propria scuola, ma che sarebbe continuata finché qualcuno non ci avrebbe ascoltato. Ebbene ad og…

AVELLINO – “Il 10 ottobre è cominciata la nostra mobilitazione all’interno delle scuole e delle città, contro chi vuole imporci un insensato progetto di scuola, che non ha nulla a che vedere con la nostra idea di scuola. Avevamo detto che la nostra mobilitazione non si sarebbe fermata al 10 ottobre, che non sarebbe finita in quella piazza che ha visto migliaia di studenti attivi per salvare la propria scuola, ma che sarebbe continuata finché qualcuno non ci avrebbe ascoltato. Ebbene ad oggi, dopo più di un mese, nessuno ancora ci ha ascoltato, e dunque ci sentiamo in dovere di fare qualcosa di decisivo, per far capire che noi la scuola la viviamo giorno dopo giorno e non vogliamo vederla cadere a pezzi,o lasciarla cadere in mano ai privati.
La nostra è una scuola pubblica, e vogliamo che resti tale. Vogliamo che il governo invece di chiederci cosa vorremmo che i privati finanziassero all’interno della scuola, ci chieda se vogliamo i privati all’interno delle nostre scuole. La risposta mi sembra evidente ed è negativa, noi non vogliamo che i privati investano nelle nostre scuole, vogliamo che lo Stato investa nell’istruzione pubblica. Vogliamo che si parli finalmente di finanziamenti alle scuole, che si parli di diritto allo studio, visto che nella Buona Scuola di Renzi non c’è stato neanche un accenno al diritto allo studio. Vogliamo che il nostro Paese investa nella cultura, vogliamo un sistema che metta al centro l’istruzione. Questo ce lo siamo detti tante volte, e lo ripeteremo ancora non perché non sappiamo cosa altro dire, ma perché la situazione non è cambiata e siccome ci siamo detti che la mobilitazione non si sarebbe fermata a quel venerdì di ottobre, abbiamo intenzione di continuarla e per questo sentiamo la necessità, anche in vista della manifestazione generale del 12 dicembre, di convocare un coordinamento tra le scuole, per costruire insieme il percorso all’interno delle singole scuole.
Se la scuola ci sta stretta, se siamo stanchi di fare lezione in classi pollaio, di pagare un contributo scolastico volontario e vedere pareti che crollano, di spendere un capitale per i testi scolastici quando l’istruzione dovrebbe essere gratuita, se siamo stanchi di sentire Renzi che parla di privatizzazione delle scuole, allora è il tempo di sprigionare questa nostra stanchezza, e di cambiare le cose. Per questo invitiamo tutti gli studenti di Avellino a partecipare al coordinamento che si terrà sabato 29 al Samantha della Porta, per dar voce alle vostre proposte e per costruire insieme una mobilitazione che possa realmente dare una svolta decisiva”. Così il coordinamento dell’UdS di Avellino in una nota.

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