S. Rita, Caruso: “No ai licenziamenti. Pagare stipendi e 13esime”

Dura presa di posizione della Ugl Sanità sui licenziamenti annunciati dalla Casa di cura “Santa Rita” di Atripalda e per il mancato pagamento degli emolumenti e delle tredicesime ai lavoratori. “Non possiamo che rispedire al mittente l’ipotesi di esubero dei dodici addetti alla Unità Funzionale di Ostetricia e Ginecologia. Si tratta di figure professionali altamente qualificate che non possono essere mandate a casa dopo anni di sacrificio ed impegno che hanno portato la struttura ad essere un ri…

Dura presa di posizione della Ugl Sanità sui licenziamenti annunciati dalla Casa di cura “Santa Rita” di Atripalda e per il mancato pagamento degli emolumenti e delle tredicesime ai lavoratori. “Non possiamo che rispedire al mittente l’ipotesi di esubero dei dodici addetti alla Unità Funzionale di Ostetricia e Ginecologia. Si tratta di figure professionali altamente qualificate che non possono essere mandate a casa dopo anni di sacrificio ed impegno che hanno portato la struttura ad essere un riferimento nel campo della branca medica non solo in Irpinia”. E’ questa la dichiarazione resa dal segretario provinciale della Ugl Sanità, Stefano Caruso, che aggiunge: “Profonderemo ogni sforzo utile per consentire a questi lavoratori di rimanere al loro posto. Siamo disponibili a confrontarci con la direzione della casa di cura con un approccio improntato alla risoluzione della vertenza. I licenziamenti rappresentano la soluzione che non potrà mai essere avallata dal nostro sindacato”.
Per il rappresentante della categoria sindacale, inoltre, la “Santa Rita” deve risolvere anche la questione del pagamento degli stipendi e delle tredicesime. “Baste scuse, i lavoratori hanno diritto a ricevere gli emolumenti dovuti anche in considerazione dell’approssimarsi delle festività natalizie. Ci attendiamo lo sblocco immediato dei pagamenti di stipendi e tredicesime”, conclude Caruso.

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