Piazza Libertà: “Spero non sia ennesimo cantiere interminabile”

AVELLINO – “Dopo aver seguito per anni la vicenda del parcheggio interrato, che ancora non è del tutto conclusa, abbiamo deciso di monitorare anche il progetto di riqualificazione di piazza Libertà che in questi giorni ha conquistato l’onore delle cronache locali”. Così il gruppo del Meetup “Amici di Beppe Grillo” di Avellino. “Dallo studio dei fatti – dichiarano perplessi gli attivisti – emerge un quadro ancor più confuso di quello certamente non lineare a suo tempo da noi denunciato in …

AVELLINO – “Dopo aver seguito per anni la vicenda del parcheggio interrato, che ancora non è del tutto conclusa, abbiamo deciso di monitorare anche il progetto di riqualificazione di piazza Libertà che in questi giorni ha conquistato l’onore delle cronache locali”. Così il gruppo del Meetup “Amici di Beppe Grillo” di Avellino. “Dallo studio dei fatti – dichiarano perplessi gli attivisti – emerge un quadro ancor più confuso di quello certamente non lineare a suo tempo da noi denunciato in merito alla vicenda del parcheggio interrato e in gran parte riconosciuto con la delibera di revoca del procedimento di un anno fa”.
“Nello specifico – continuano – il progetto di riqualificazione di piazza Libertà nasce sulle ceneri dei progetti selezionati a seguito di una gara internazionale conclusasi nel 2013 con la proclamazione della graduatoria dei primi cinque classificati che sono poi stati del tutto accantonati a causa della individuazione a sorpresa di vincoli presenti sulla piazza. Su quale fosse la natura di tali vincoli, a precisa domanda posta dall’ordine degli Architetti di Avellino la Sovrintendenza risponde nell’agosto del 2014 dicendo che, in effetti, tali vincoli non esistono. Ad oggi non è ben chiara quale sia la posizione dei tecnici inseriti nella graduatoria pubblicata nel 2013, ma alla luce di quanto richiamato è evidente che sull’attuale procedimento potrebbe pendere la spada di Damocle di eventuali richieste di risarcimento o ristoro da parte di uno dei cinque professionisti”.
“Nel frattempo il Comune dà incarico ai propri tecnici interni di redigere un nuovo progetto e nomina due esperti esterni, Izzo e Belfiore, per coordinare la attività di progettazione e di inquadramento storico-architettonico dell’area, salvo poi redigere un progetto il più possibile condiviso con la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino, utilizzando di fatto la stessa Sovrintendenza come consulente, come peraltro puntualmente sottolineato e testimoniato dalla stampa locale. Tra gli elaborati di progetto – continuano gli attivisti – spuntano finalmente la piante dei sottoservizi che attraversano la piazza come una ragnatela, da noi più volte segnalati, che, però, nell’ambito del progetto del parcheggio interrato non solo erano del tutto scomparsi ma che addirittura avrebbero dovuto comportare, qualora fossero venuti alla luce ed avessero interferito con i lavori a farsi per la realizzazione di un parcheggio interrato su due livelli, un onere totalmente a carico dell’Amministrazione Comunale”. “Mentre il Comune annuncia a reti unificate l’inizio dei lavori ancor prima di firmare qualunque contratto convenzione o disciplinare con la ditta aggiudicataria e prima di perfezionare la consegna delle aree con il verbale di consegna, passaggi formali richiesti dalla vigente normativa in materia di Lavori Pubblici, mi chiedo se anche stavolta non ci troviamo alla vigilia di un gran pasticcio che potrebbe portare all’ennesimo cantiere interminabile come siamo ormai abituati a vedere ad Avellino” – interviene il deputato Carlo Sibilia, che, insieme agli attivisti, ha presentato una richiesta di informazioni e chiarimenti indirizzata al sindaco, all’assessore ed ai settori competenti, alla Sovrintendenza ed al Corpo Forestale dello Stato.
“A queste richieste – conclude il parlamentare avellinese – chiediamo che sia data risposta in maniera chiara, rapida ed esaustiva , nell’interesse di tutta la cittadinanza, e qualora vi fossero ancora dei coni d’ombra chiediamo all’amministrazione di prendersi una pausa di riflessione e di valutare se non sia il caso di approfondire meglio alcuni punti e risolvere alcuni nodi prima di procedere, come è stato già fatto per il parcheggio interrato”.

SPOT