Frigento, sciopero della fame a oltranza per Giuseppe

IL CASO – E’ passata già una settimana da quando Giuseppe De Prisco, paraplegico 40enne di Frigento, da tre mesi senza assistenza domiciliare ha avviato lo sciopero della fame e a oggi il suo appello legittimo è caduto nel vuoto. Nessun esponente di nessuna istituzione si è fatto vivo con Giuseppe che alla nostra redazione ha dichiarato: “Questo è il Paese dei falsi invalidi, dei faccendieri- dichiara il giovane costretto a una sedia a rotelle dopo uno schianto in moto-, non della gente o…

IL CASO – E’ passata già una settimana da quando Giuseppe De Prisco, paraplegico 40enne di Frigento, da tre mesi senza assistenza domiciliare ha avviato lo sciopero della fame e a oggi il suo appello legittimo è caduto nel vuoto. Nessun esponente di nessuna istituzione si è fatto vivo con Giuseppe che alla nostra redazione ha dichiarato: “Questo è il Paese dei falsi invalidi, dei faccendieri- dichiara il giovane costretto a una sedia a rotelle dopo uno schianto in moto-, non della gente onesta e perbene che paga le tasse. Qui i diritti sono diventati favori. I cittadini sono ridotti a sudditi. La mia vicenda è eclatante sebbene c’è chi si ostina a dire che sono io ad avere rifiutato l’assistenza perché le operatrici che venivano da me non svolgevano il loro dovere: ma è la verità. Pertanto proseguo con lo sciopero della fame a oltranza finché qualche persona di buona volontà non si decida a darmi concretamente una mano”. La cooperativa sociale che seguiva Giuseppe De Prisco in realtà ha chiuso i battenti. Adesso spetta al piano di zona sociale incaricarne un’altra.

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