Regionali, D’Agostino: “Si faccia chiarezza sulle alleanze”

“In Regione Campania c’è una maggioranza che da circa cinque anni governa – e che è essenzialmente costituita da Forza Italia, Ncd e Udc – e c’è una minoranza, essenzialmente del Pd, che da altrettanto tempo esercita una opposizione molto dura sia nei confronti del presidente Caldoro, sia degli assessori dell’Ncd e dell’Udc, che hanno responsabilità in settori strategici delle politiche regionali. Si capisce che Ncd e Udc, in coerenza con la tattica dei due forni, politicamente riprovevole a nos…

“In Regione Campania c’è una maggioranza che da circa cinque anni governa – e che è essenzialmente costituita da Forza Italia, Ncd e Udc – e c’è una minoranza, essenzialmente del Pd, che da altrettanto tempo esercita una opposizione molto dura sia nei confronti del presidente Caldoro, sia degli assessori dell’Ncd e dell’Udc, che hanno responsabilità in settori strategici delle politiche regionali. Si capisce che Ncd e Udc, in coerenza con la tattica dei due forni, politicamente riprovevole a nostro giudizio, stiano aspettando di capire chi potrà vincere le prossime elezioni prima di dire con chi si alleeranno. Lascia perplessi, sia in termini di coerenza che di credibilità politica, invece, che il Pd rottamatore e innovatore di Renzi continui a rincorrere l’Ncd e l’Udc senza porsi il problema di come spiegherà all’elettorato il ripensamento su cinque anni di governo regionale costantemente definito fallimentare e responsabile del degrado politico, economico e sociale della Campania”. Lo dichiara Angelo Antonio D’Agostino, deputato di Scelta Civica, che aggiunge: “L’atteggiamento del Pd non sortisce altro effetto che incoraggiare in Campania trasformismi e confusione, quando invece occorrerebbero coerenza e serietà in vista del grande impegno che attende il futuro governo regionale per la corretta e produttiva utilizzazione degli ultimi fondi strutturali europei destinati agli investimenti”. Sarebbe utile per tutti, soprattutto per la Campania e per la politica, – conclude D’Agostino – se il Partito Democratico stimolasse – come Scelta Civica va sostenendo da tempo – il rispetto di una delle regole fondamentali dei governi democratici: a fine mandato, la coalizione che ha governato si presenta agli elettori e chiede il voto per ciò che ha fatto prima ancora che per ciò che vorrà fare. Troppo comodo e furbesco cambiare alleanza ad ogni stagione per sfuggire al giudizio sui fatti ed imbrogliare gli elettori con altre parole. Non ci si può riempire la bocca di etica della politica e assecondare pratiche che di etico non hanno nulla”.

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