Anzalone-D’Andrea-Tirri: “Decisione di Migliore morale e politica”

“Abbiamo appreso con costernazione, ma non con sorpresa, la notizia del ritiro dell’on Gennaro Migliore dalla primarie di domenica otto marzo prossimo per la scelta del candidato di centrosinistra alla Presidenza della Regione”. E’ quanto affermano in una nota congiunta LUIGI ANZALONE, ex presidente della Provincia di Avellino ed ex assessore regionale e vicepresidente della Commissione regionale Anticamorra; ALDO D’ANDREA, responsabile del “Comitato Migliore” e segretario del Circolo “Amici di …

“Abbiamo appreso con costernazione, ma non con sorpresa, la notizia del ritiro dell’on Gennaro Migliore dalla primarie di domenica otto marzo prossimo per la scelta del candidato di centrosinistra alla Presidenza della Regione”. E’ quanto affermano in una nota congiunta LUIGI ANZALONE, ex presidente della Provincia di Avellino ed ex assessore regionale e vicepresidente della Commissione regionale Anticamorra; ALDO D’ANDREA, responsabile del “Comitato Migliore” e segretario del Circolo “Amici di Fondazione Sudd” e BERNARDINO TIRRI, ex assessore comunale di Altavilla e vice-responsabile del “Comitato Migliore”.
“Essa è stata comunicata dall’on. Migliore al termine di un incontro con il Presidente del Consiglio dott. Matteo Renzi. Essendo l’on. Migliore una personalità di notevole spessore politico-morale, di particolare qualità intellettuale e culturale, oltre che di forti e autentici sentimenti e convincimenti democratici e di sinistra, non gli rimaneva altro da fare, avendo dovuto suo malgrado constatare che la cosiddetta campagna elettorale del PD per le primarie era ormai giunta a un punto di non ritorno morale e politico. Infatti gli impressionanti protagonisti di questa campagna elettorale a sostegno di quello o di quell’altro candidato sono bande di clienti scatenate e pronte e a tutto, ben pasciute coorti di famuli e famigli, gruppi di immigrati assoldati, assai discutibili personaggi del sottobosco politico-affaristico, aree contermini al centrodestra, note alla cronaca più giudiziaria che politica, personaggi espediti e nefarii, faccendieri che la fanno ormai da padrona nel procacciare voti e denari per comprarli.
E’ di livida ed avvilente evidenza: questo non è il centro-sinistra, quello della questione morale della rinascita del Sud, bensì il centrodestra nella sua peggiore versione, quella cosentiniana. Un tale centro-sinistra(?) che giungesse alle elezioni e vincesse sarebbe peggiore del centrodestra di Caldoro. Chi ama e pratica la politica pulita e ha a cuore il bene della Campania non può votarlo, meno che mai candidarsi in liste che non saranno in alcun modo moralmente rinnovate né qualificate a livello intellettuale, politico, culturale.
L’unica speranza è ormai risposta nella Segretaria nazionale e, più in specie, nella persona di Matteo Renzi, Segretario del partito Democratico e Presidente del Consiglio, perché subito intervenga e assuma una decisione draconiana in virtù della quale, insieme a candidati consiglieri nuovi e qualificati, scelga un candidato presidente all’altezza dell’immane compito di cambiare la storia della Campania fatta di malaffare, clientelismo, collusione con la camorra, sottosviluppo, inquinamento ambientale, disoccupazione e disperazione, per avviarla lungo la difficile ed esaltante strada di quella storia di rinascimento e di riscatto di cui il suo popolo ha sempre il desiderio e il sogno Peraltro l’Italia non vince la recessione e non imbocca il cammino dello sviluppo e dell’occupazione se il Sud arresta, a cominciare dalla Campania, la seconda regionale d’Italia”.

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