Olimpiadi della Fisica, l’irpino Ferraro alle Finali Nazionali

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le convocazioni alle Olimpiadi della Fisica anno 2015 che si terranno a Senigallia (Ancona) dal 9 Aprile prossimo. Come lo scorso anno, la provincia di Avellino sarà rappresentata dal vincitore delle gare interprovinciali Giacomo Hermes Ferraro studente del quarto anno del Liceo Scientifico “PS Mancini”. Giacomo Hermes Ferraro non è nuovo a performance di questo tipo, atteso che lo scorso anno ha vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi della Matematica d…

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le convocazioni alle Olimpiadi della Fisica anno 2015 che si terranno a Senigallia (Ancona) dal 9 Aprile prossimo. Come lo scorso anno, la provincia di Avellino sarà rappresentata dal vincitore delle gare interprovinciali Giacomo Hermes Ferraro studente del quarto anno del Liceo Scientifico “PS Mancini”. Giacomo Hermes Ferraro non è nuovo a performance di questo tipo, atteso che lo scorso anno ha vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi della Matematica di Cesenatico, organizzate dall’Università di Bologna, oltre al 4° posto conquistato nella finale Nazionale dei giochi internazionali di Matematica tenutesi presso la Università Bocconi di Milano, sfiorando quindi la partecipazione alla fase Europea (aperta ai primi tre classificati). Le Olimpiadi di Fisica sono rivolte agli studenti delle scuole superiori, che devono affrontare la risoluzione di test e di problemi di fisica, come utile e significativo strumento per favorire l’apprendimento della disciplina, la verifica e l’autoverifica. E’ un utile strumento, inoltre, per preparare ai test di ammissione a facoltà scientifiche a numero chiuso (corso di laurea in fisica, matematica, ingegneria e architettura, medicina, odontoiatria, veterinaria, scienze ambientali, statistiche, ecc..) e nelle prove di concorso. Il Progetto Olimpiadi è una proposta didattica extracurricolare che ha lo scopo di: a) sviluppare interesse e motivazione allo studio della fisica; b) contribuire a orientare gli interessi e le capacità dei giovani; c) favorire ricadute di carattere motivazionale e didattico sull’apprendimento degli allievi, in quanto la gara delle Olimpiadi costituisce un’occasione irripetibile per discutere di fisica a scuola, al di fuori della classe e delle scadenze programmatiche, in maniera meno formale di quanto non avviene durante i corsi regolari ma non per questo meno coinvolgente; d) comprendere il ruolo rilevante che la risoluzione dei problemi svolge nell’apprendimento della fisica. Complimenti al giovane studente irpino e … ad Majora !

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