Malzoni, sindacati proclamano lo sciopero dei lavoratori

AVELLINO – Di seguito vi proponiamo la nota congiunta di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Ugl Sanità. “Da qualche settimana le società in indirizzo e queste Oo.ss. avevano avviato un tavolo di trattativa con lo scopo di traguardare un importante processo di riorganizzazione e rilancio della struttura che, anche come Organizzazioni Sindacali, era stato valutato positivamente come importante rafforzamento di una struttura sanitaria che per decenni ha operato con efficacia nella nostra provincia …

AVELLINO – Di seguito vi proponiamo la nota congiunta di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Ugl Sanità. “Da qualche settimana le società in indirizzo e queste Oo.ss. avevano avviato un tavolo di trattativa con lo scopo di traguardare un importante processo di riorganizzazione e rilancio della struttura che, anche come Organizzazioni Sindacali, era stato valutato positivamente come importante rafforzamento di una struttura sanitaria che per decenni ha operato con efficacia nella nostra provincia ed è stato ed è ancora significativo punto di riferimento per altri territori. In questa direzione, all’improvviso ci è stata rappresentata una operazione di fusione delle varie realtà societarie che sicuramente potrebbe essere un valore aggiunto per il funzionamento dei servizi sanitari erogati. Ma la prospettata soluzione di non riportare all’interno di un’unica società tutti i dipendenti ora impegnati presso le varie strutture e la paventata rescissione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato non ci appare una giusta e corretta soluzione per la salvaguardia del futuro dei dipendenti che nel corso degli anni hanno sempre sviluppato le loro professionalità anche e soprattutto al servizio della Casa di Cura Malzoni-Villa dei Platani. L’incontro con le Oo.Ss. tenutosi il giorno 27 Aprile u.s. ha inopinatamente segnato un preoccupante stop, prima ancora della sua reale partenza, ad un percorso di riorganizzazione e rilancio della struttura. Possono anche comprendersi parte delle problematiche sollevate nell’incontro ma le scelte aziendali non convincono ed, anzi, preoccupa una sorta di evidenziata approssimazione nell’affrontare le questioni legate alla riorganizzazione delle strutture. Approssimazione concretizzata dalla totale assenza di un piano di fattibilità relativo alla rappresentata fusione che preveda dati certi, condivisione dei sacrifici e, soprattutto, tappe certe per la sua realizzazione che sia in grado di chiarire con precisione un futuro e la sorte di tutti dipendenti delle società diverso da quello prospettato dall’Amministratore delegato e che prevede il collocamento in mobilità di più del 50% dei dipendenti del totale delle società. Non si può chiedere, infatti, alle Organizzazioni sindacali di affrontare questioni così delicate se a monte non viene chiaramente definito un progetto chiaro ed inequivoco dell’offerta sanitaria, dell’utilizzo delle strutture e del futuro dei dipendenti soprattutto senza rendere noto l’impegno finanziario della proprietà. Per tutti questi motivi e per la gravità ed irricevibilità della proposta avanzata dall’Amministratore delegato, facendo seguito allo stato di agitazione proclamato lo scorso 10 Gennaio 2015, queste Organizzazioni Sindacali proclamano lo sciopero del personale di tutte le società a far data da giovedì garantendo esclusivamente il servizio di Dialisi nella misura prevista dall’emergenza. Nella mattinata di giovedì con inizio alle ore 10.30 si terrà una conferenza stampa davanti all’ingresso della Diagnostica Medica di Mercogliano”.

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