Era una finzione la rapina al tir di bovini

Era una finzione la rapina al tir di bovini
Dopo ore di accertamenti e di interrogatorio per l’autista che questa mattina aveva denunciato la rapina del proprio autocarro, i carabinieri hanno avuto la conferma di quello che già sospettavano fin dal primo istante. Sebbene la rapina potesse essere veritiera nel modus operandi dei malviventi, c’…

Era una finzione la rapina al tir di bovini

Dopo ore di accertamenti e di interrogatorio per l’autista che questa mattina aveva denunciato la rapina del proprio autocarro, i carabinieri hanno avuto la conferma di quello che già sospettavano fin dal primo istante. Sebbene la rapina potesse essere veritiera nel modus operandi dei malviventi, c’erano alcuni dettagli che proprio non quadravano ai carabinieri della Stazione di Atripalda che hanno investigato tutta la giornata sull’accaduto. Infatti, era a dir poco strana una rapina che come bottino avesse degli animali vivi, di certo non facili da trasportare né da smerciare in questa zona. Poi, il fatto che il bilico sia stato trovato vuoto nella zona industriale di Arcella ha fatto propendere sempre più i militari per la tesi della simulazione del reato. Com’era possibile che in una zona sempre trafficata e piena di operai com’è la zona industriale di Arcella, i malviventi abbiano operato indisturbati il trasbordo di 44 bovini vivi? Ecco quindi che dopo ore di estenuante interrogatorio, i carabinieri hanno fatto più volte cadere l’uomo in contraddizione. Non solo le versioni sono state sempre più diverse, man mano che provava a rispiegarle ai militari, ma cambiava il numero dei rapinatori, quello dei bovini, i luoghi della rapina e spesso pure le modalità del rapimento. Tutto ciò fino a che l’uomo, disperato, ha dovuto confessare ai carabinieri di essersi inventato il tutto al solo scopo di tentare una truffa all’assicurazione del mezzo pesante. Quindi nessuna rapina, nessun bovino, niente di niente, se non una notte passata insonne per escogitare le parole giuste da dire ai carabinieri e che però, non sono bastate a burlare i militari della Stazione di Atripalda. Ora l’uomo è passato da vittima a reo e dovrà rispondere all’autorità giudiziaria avellinese di simulazione di reato. L’idea di provare a truffare l’assicurazione e prendere soldi facili non è stata certo felice per l’uomo, che ora dovrà invece sostenere un processo penale per scontare la sua condotta.

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