A16, trasportava 288 litri di alcool puro illegale

A16, trasportava 288 litri di alcool puro illegale
Nel corso della giornata di ieri, i militari della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Cap. Salvatore SERRA, lungo l’A-16 (in agro del comune di Montemiletto), hanno sottoposto a controllo una monovolume che, procedendo in direzione Bari, conteneva, malamente occultati da alcun…

A16, trasportava 288 litri di alcool puro illegale

Nel corso della giornata di ieri, i militari della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Cap. Salvatore SERRA, lungo l’A-16 (in agro del comune di Montemiletto), hanno sottoposto a controllo una monovolume che, procedendo in direzione Bari, conteneva, malamente occultati da alcuni teli di colore nero, 24 scatoli all’interno dei quali si trovavano oltre 200 tra bottiglie e fiaschi pieni di alcool puro. All’atto del controllo dei documenti la conducente, una donna successivamente identificata per tale F.T. (di anni 37), residente nel napoletano, anche se non era stato in grado di esibire la documentazione necessaria per il trasporto dell’alcool, non è apparsa particolarmente preoccupata in quanto le bottiglie risultavo provviste di sigilli di Stato ed etichette apparentemente conformi a quelle obbligatoriamente previste per l’alcool (trattasi delle fascette poste a sigillo dei tappi nelle bottiglie di alcolici su cui e’ riportato lo stemma della Repubblica Italiana ed un codice alfanumerico). Ma i finanzieri del Nucleo Mobile non si sono accontentati di un mero controllo “visivo” ed, insospettiti da alcuni elementi presenti sulle etichette (il codice riportato sui contrassegni di Stato non era progressivo ma sembrava sempre lo stesso), hanno invitato la donna a seguirli presso il Comando di via Pontieri per ulteriori accertamenti. Una volta in ufficio i sigilli apposti sulle bottiglie sono stati sottoposti ad un più accurato esame, anche a mezzo delle particolari apparecchiature che permettono di discernere manomissioni ed alterazioni (lampada di WOOD) e, nella circostanza, è stato possibile rilevare come gli stessi risultassero contraffatti. Anche i rilievi esperiti a mezzo del terminale collegato con le banche dati in uso al Corpo, da una parte consentivano di rilevare l’inesistenza della società di Modena che era riportata sulle etichette quale ditta produttrice e dall’altra evidenziavano il “codice accise” indicato come non presente tra quelli della dell’Agenzia delle Dogane di Benevento, sezione A.I.D.A. – Automazione Integrate Dogana Accise. Nei confronti della citata F.T., già nota alle forze di polizia per precedenti controlli nello specifico settore, scattava quindi una denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per violazione degli articoli 6 e 12 del decreto legislativo nr. 504/1995 (cosiddetta “legge sulle accise”), così come sanzionati dal combinato disposto degli articoli 43 e 49 del medesimo testo normativo e per le ipotesi di reato previste dagli articoli 648 (“ricettazione”), 467 (“contraffazione ed uso di sigillo dello stato”) e 470 (“vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autentificazione o certificazione”) del codice penale. L’alcool, per un valore di mercato di oltre 5.000 euro, veniva sottoposto a sequestro e sarà concentrato nei prossimi giorni presso l’Agenzia delle Dogane di Napoli per essere sottoposto alle specifiche analisi tese alla verifica dell’eventuale presenza di sostanze pericolose per la salute (metanolo), con esito delle analisi che confluirà nel procedimento acceso presso l’autorità giudiziaria di Avellino a carico della responsabile.

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