Alta velocità: “Renzi rimette in discussione la fermata Hirpinia?”

Ecco la nota a firma del segretario generale della Uil di Avellino e Benevento. “E’ vero in campagna elettorale va tutto bene, e ad ogni cosa si affida una prospettiva, ma a volte la lingua tradisce il pensiero, ed è così che nel corso della trasmissione “VIRUS” di ieri 28 maggio il presidente del consiglio RENZI nel celebrare tutta la struttura dell’alta velocità nel nord del Paese, comprese le nuove realizzazioni trasversali dall’est all’ovest operosi, ha letteralmente detto: ”Bisogna arriv…

Ecco la nota a firma del segretario generale della Uil di Avellino e Benevento. “E’ vero in campagna elettorale va tutto bene, e ad ogni cosa si affida una prospettiva, ma a volte la lingua tradisce il pensiero, ed è così che nel corso della trasmissione “VIRUS” di ieri 28 maggio il presidente del consiglio RENZI nel celebrare tutta la struttura dell’alta velocità nel nord del Paese, comprese le nuove realizzazioni trasversali dall’est all’ovest operosi, ha letteralmente detto: ”Bisogna arrivare fino a Bari, con l’aggiornamento della velocità e li c’è un problema se fare o no la fermata in Irpinia”. Non abbiamo parole mentre sul territorio si annunciano investimenti e grandi progetti proprio a partire da questa fermata in territorio Irpino, il premier gela tutti con un passaggio quasi involontario che tradisce ancora una volta la volontà già contenuta nel decreto che affidava ad FS la rivalutazione della migliore scelta per il tratto campano della linea di Alta Capacità Napoli Bari. Lo squilibrio degli investimenti verso il nord viene confermato, le maggiori attenzioni al centro nord del Paese sono il segno della mancanza di ogni forma di coerenza con ciò che si dice, diversamente da ciò che si fa. Avevamo dubbi sull’affidabilità dei proclami sempre in contraddizione con i decreti adottati, oggi ancora una volta abbiamo ascoltato quella che, se sostanziata dalle valutazioni poste nelle mani nuovo del ministro ai trasporti, svelerebbe la verità da troppo tempo celata e che sicuramente si manifesterà dopo la tornata elettorale….ma questa è un’altra storia italiana, che come sempre proveremo noi del sindacato a cambiare nell’indifferenza di una classe dirigente ancora una volta troppo distante dai problemi reali del territorio”.

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