Lineapelle, al via la fiera del mondo pelle

Lineapelle, al via la fiera del mondo pelle
Al via questa mattina nel quartiere fieristico di Bologna l’edizione 2009 di “Lineapelle”. La 77^ edizione di Lineapelle, in cui si presentano le collezioni per la stagione autunno/inverno 2010/2011, vede la partecipa-zione di 1.135 espositori, di cui 788 italiani e 346 esteri, provenienti da 47 Pae…

Lineapelle, al via la fiera del mondo pelle

Al via questa mattina nel quartiere fieristico di Bologna l’edizione 2009 di “Lineapelle”. La 77^ edizione di Lineapelle, in cui si presentano le collezioni per la stagione autunno/inverno 2010/2011, vede la partecipa-zione di 1.135 espositori, di cui 788 italiani e 346 esteri, provenienti da 47 Paesi, su una superficie che supera i 42 mila mq. Gli espositori sono aumentati. La mostra si apre in una fase ancora incerta, con qualche segnale di miglioramento. Nel 2008, il fatturato complessivo dei settori Lineapelle ha superato gli 11 miliardi di euro e l’export (che incide per circa il 66%) i 7 miliardi. Le aziende, come già a Trend Selection New York, a Londra, ad Anteprima Milano hanno puntato su creatività, qualità e capacità di servizio alla clientela. Lineapelle si conferma l’evento più importante del settore e valorizza la centralità italiana della filiera cuoio nel mercato mondiale. La strada stilistica per il prossimo autunno/inverno (2010/2011) è tracciata. Pelli: Eleganza e ricchezza di contenuto, pochi eccessi e zero vernici, colori caldi e corposi. Completamente al bando il kitsch. E’ arrivato il momento dello scamosciato e del nubuk. Laminature e lucidature mantengono il loro spazio, ma solo con soluzioni capaci di arricchire senza distogliere l’attenzione dal valore intrinseco del materiale. Il vintage sfiorisce e si trasforma in una voglia di antico: come un metallo, nobile o non, che dimostra, tra ruggine e ossidazioni, tutta la sua età. Ecco la nuova parola d’ordine per l’invernale: “metallizzare”. Ma non solo. Il senso del passato è anche rifarsi a stili variamente retrò, che sulla pelle ricostruiscono motivi e geometrie derivate dal tessile degli anni ’50 e ’60, sviluppando intagli e microrilievi optical. Nicchia nella nicchia: il ritorno, riveduto e corretto, applicato su pelli esotiche e pergamene, della trasparenza. Non conta più solo l’immagine, ma anche il modo in cui un materiale è trattato per ottenere un certo effetto e dare senso a una certa ispirazione. Salgono alla ribalta le conce “all free”, ottenute con processi esenti da agenti concianti chimici: la vera novità non sta più soltanto nel look di un articolo, ma anche – in alcuni casi soprattutto – nella sua identità produttiva. È la vittoria di una concreta creatività sulla tentazione usa e getta della moda. Componenti e accessori: Suole spesse, continua il trend positivo per i plateau e per tacchi molto alti. Le forme sono, nella maggior parte dei casi, tonde: si intravvede un passaggio verso forme più allungate, pur sempre stondate. Le forme dei tacchi sono slanciate, non pesanti, ci si orienta su un abbassamento delle altezze. Le minuterie sono prevalentemente metalliche, ancora di grandi volumi, proporzionate, dalle forme pulite, geometriche, non spigolose. Mescolanza di pelle con metalli. Resine e materiali plastici, effetto metallo. Tessuti: Goffrature, trapuntature, plissé su naturali e sui sintetici. Trame jacquard effetto broccato e fantasie floreali. Intrecci di filati lurex abbinati a materiali naturali, quali cotone o viscosa. Tessuti vellutati (ciniglia o velluto) effetto tappezzeria.

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