Suicidio D’Ambrosio, lo sconforto dei familiari

Suicidio D’Ambrosio, lo sconforto dei familiari
“Come faremo adesso? E’ un dolore troppo grande e insopportabile. E i bambini? Come faranno a crescere senza Antonio?”. Sono queste le domande che si pone Lella, la moglie di Antonio D’Ambrosio, l’imprenditore 36enne di Mirabella Eclano, che venerdì scorso, si era dato fuoco dopo aver imbevuto di be…

Suicidio D’Ambrosio, lo sconforto dei familiari

“Come faremo adesso? E’ un dolore troppo grande e insopportabile. E i bambini? Come faranno a crescere senza Antonio?”. Sono queste le domande che si pone Lella, la moglie di Antonio D’Ambrosio, l’imprenditore 36enne di Mirabella Eclano, che venerdì scorso, si era dato fuoco dopo aver imbevuto di benzina i suoi abiti, nell’androne delle Fiamme Gialle di Ariano Irpino, dove si era recato per protestare al sequestro di un’area di sua proprietà. Non ce l’ha fatta Antonio ed ora la moglie non si dà pace. Il dolore più forte arriverà quel giorno in cui dovrà raccontare la verità ai suoi piccoli. Antonio aveva chiesto aiuto ma in molti gli avevano voltato le spalle. Agli infermieri del 118 che lo hanno soccorso aveva implorato la salvezza. “Non ho più lacrime – afferma singhiozzando la madre di Antonio D’Ambrosio, Olimpia Luongo -. Ho solo uin chiodo nel cuore, Il dolore più grande per una mamma è dover piangere un figlio che muore”. A parlare, poi, è il suocero di Antonio, Joè Lo Pilato. “Chi immaginava mai che Antonio potesse arrivare a compiere un simile atto. E’ andato ad Ariano solo per protestare – dice il suocero, poi invece la protesta è finita nel peggior modo. La sua morte deve servire da insegnamento, ma rimarrà comunque sulla coscienza di qualcuno”.

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