Detrazione alloggi sociali, la nota della Cisal

AVELLINO – “Debutta quest’anno la detrazione per gli inquilini di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale. Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi – Modello 730/2015, infatti, prevedono per i contribuenti che hanno stipulato o che hanno in corso contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale, la possibilità dell’applicazione di un bonus che varia in funzione del reddito dichiarato da € 450 ad € 900. Tale importo potrà essere d…

AVELLINO – “Debutta quest’anno la detrazione per gli inquilini di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale. Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi – Modello 730/2015, infatti, prevedono per i contribuenti che hanno stipulato o che hanno in corso contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale, la possibilità dell’applicazione di un bonus che varia in funzione del reddito dichiarato da € 450 ad € 900. Tale importo potrà essere decurtato, quando ne ricorrano le condizioni, dal totale delle ritenute fiscali versate per l’anno 2014 e già trattenute dai sostituti d’imposta dagli stipendi o dalle pensioni di tali contribuenti. E’ chiaro lo spirito della norma: lo Stato nel prevedere un rimborso per i contribuenti assegnatari di un alloggio sociale, ha voluto di fatto aumentare il potere di acquisto delle retribuzioni restituendo loro una parte delle tasse già pagate. Uno sgravio fiscale, quindi, per ridare ossigeno ad una categoria di contribuenti ritenuti evidentemente più svantaggiati. Senza voler entrare nel merito della norma, che riteniamo peraltro commendevole e degna di essere estesa anche ad altre categorie di contribuenti, non possiamo fare a meno di rivolgere una serrata critica al comportamento tenuto dallo IACP e dal Comune di Avellino, due tra i principale Enti possessori di alloggi sociali, che ancora oggi, a pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle dichiarazioni, non rilasciano ai propri inquilini l’attestazione che permetterebbe ai CAF di poter indicare il codice per ottenere l’effettivo riconoscimento del credito. Infatti, quando la natura di alloggio sociale non risulta dal contratto di locazione, il proprietario dell’alloggio è tenuto a rilasciare al locatario un’attestazione in cui sai specificato che l’immobile possiede le caratteristiche e i requisiti previsti dal decreto. Di conseguenza, il contribuente, per richiedere il beneficio della detrazione, deve presentare al CAF tale dichiarazione rilasciata dall’Ente proprietario, nella quale dovranno essere anche specificati la decorrenza del contratto e la sussistenza dello stesso per tutto l’anno 2014. Poiché, il Governo, nel rispondere ad un’interpellanza presentata sulla questione, ha anche dichiarato che non tutti gli alloggi integrano i presupposti per essere considerati alloggi sociali e consentono al locatario di potersi avvalere della prevista detrazione; i CAF, per poter procedere all’elaborazione della dichiarazione e, quindi, poter rilasciare il prospetto di liquidazione contenente, tra gli altri, anche questo credito per la successiva erogazione sul prossimo stipendio o pensione, hanno necessariamente bisogno di un’attestazione che serva ad esplicitare e rendere certo il diritto alla detrazione. Gli Enti, però, chiamati a rispondere nel merito di questa loro inadempienza, fanno rimbalzare il peso di questa responsabilità su Regione e Ministero, i quali non avrebbero provveduto ad inoltrare i chiarimenti richiesti. Chiarimenti che noi riteniamo assolutamente non necessari, atteso che le istruzioni ai fini dell’applicazione della prevista detrazione contengono già tutti gli elementi utili alla definizione di “alloggio sociale”. Per questo, chiediamo, agli Enti proprietari degli alloggi, di farsi pienamente carico delle proprie responsabilità e rilasciare i relativi attestati agli inquilini – assegnatari che ne facciano richiesta. Non vorremmo, infatti, che si verificasse una disparità di trattamento nell’attuazione di una Legge dello Stato ad esclusivo danno dei nostri concittadini. Se questo dovesse accadere, come noi temiamo, non potremo far altro che segnalare la gravità di quest’inadempienza alle autorità competenti, con buona pace, però, di tutti quei lavoratori e pensionati a cui il diritto a percepire queste somme sarà stato irrimediabilmente negato. Pertanto, chiediamo un’immediata assunzione di responsabilità da parte degli Enti interessati, affinchè la norma possa essere efficacemente applicata dai CAF prima dell’invio telematico delle dichiarazioni, termine fissato per il 7 Luglio prossimo”. Così Paolo Sarno, segretario provinciale della Cisal

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