S.Angelo,studenti occupano liceo: le riflessioni dei docenti

S.Angelo,studenti occupano liceo: le riflessioni dei docenti
Ieri mattina circa 100 alunni hanno pacificamente occupato la palestra del Liceo De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi, per protestare contro la riforma Gelmini e il tentativo di privatizzare la scuola pubblica. A riguardo, alcuni docenti hanno redatto una nota di cui vi proponiamo il testo integra…

S.Angelo,studenti occupano liceo: le riflessioni dei docenti

Ieri mattina circa 100 alunni hanno pacificamente occupato la palestra del Liceo De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi, per protestare contro la riforma Gelmini e il tentativo di privatizzare la scuola pubblica. A riguardo, alcuni docenti hanno redatto una nota di cui vi proponiamo il testo integrale: “Gli eventi che vedono coinvolto il nostro Istituto in questi giorni richiedono una nostra riflessione, che ampiamente dibattuta e condivisa all’interno, vuole ora approdare all’esterno per trasmettere con chiarezza ed inequivocabilità il punto di vista di numerosi docenti. Il disagio che vive in questi tempi la scuola italiana è noto a tutti, da qualunque punto di vista lo si osservi; la qualità dell’insegnamento e le sue specificità disciplinari, le assunzioni di docenti e il dramma sociale dei precari, le difficili finanze dei singoli istituti sono pochi frammenti di un puzzle scomposto e di cui si sono dimenticate le istruzioni per ricomporlo. In questo scenario la protesta di un Liceo della provincia interna del Mezzogiorno! Tuttavia un Liceo che ha alle sue spalle una lunga storia, che si innesta in quella delle nuove generazioni che di volta in volta lo hanno frequentato, che qui hanno individuato e capito le loro aspirazioni per il futuro, che hanno costruito relazioni personali e professionali. Così sono cambiati anche i volti delle contestazioni giovanili, insieme alla storia della scuola nazionale e della nostra scuola; pertanto l’orologio della nostra storia ci ha condotto dalle occupazioni, dagli scioperi, dai picchetti, dalle assemblee permanenti, alla co-gestione, ai seminari pianificati e compartecipati da studenti e docenti. A questo punto ci sembra che il ciclo progressivo del tempo abbia mutato il proprio corso e abbia iniziato a girare a ritroso…di nuovo l’occupazione? Tuttavia un Liceo che progetta e realizza spazi di crescita culturale e di confronto relazionale nell’intero arco di un anno scolastico, il dibattito attuale entra nelle discipline curricolari, come Cittadinanza e Costituzione nel nostro piano di studi è presente nelle programmazioni di Storia dal I all’ultimo anno, entra nei progetti extra-curricolari che da anni ci vedono impegnati con modalità e risultati stimati e riconosciuti a livello almeno nazionale. Tuttavia un Liceo dove è attivo, coordinato e guidato da anni un Comitato Studentesco sempre coinvolto dalle altre componenti della scuola, che è stato educato al dialogo, che ha conquistato una maturità sempre espressa in attività pianificate, condivise con i docenti da sempre alleati e mai controparte! Eppure da questa scuola ieri siamo rimasti fuori con le catene.., ma è nell’indole dei giovani mutare il corso della storia, avviare processi di trasformazione con mezzi “rivoluzionari” benché poi si sappia correggerli in mezzi “riformisti”, rompere le catene, riappropriarsi delle conquiste fatte e semmai pro-gredire…”.

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