Un detenuto tunisino del carcere di Ariano Irpino, ha aggredito due assistenti capo della Polizia penitenziaria, procurandogli ematomi e ferite guaribili in quindici giorni. Lo rende noto Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato autonomo Spp, affiliato al Sinappe, che denuncia le gravi difficoltà nella gestione della casa circondariale a causa dell’organico insufficiente. Lo stesso sindacato, che incontrerà nelle prossime ore il direttore della casa circondariale irpina, Gianfranco Marcello, pr… |
Un detenuto tunisino del carcere di Ariano Irpino, ha aggredito due assistenti capo della Polizia penitenziaria, procurandogli ematomi e ferite guaribili in quindici giorni. Lo rende noto Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato autonomo Spp, affiliato al Sinappe, che denuncia le gravi difficoltà nella gestione della casa circondariale a causa dell’organico insufficiente. Lo stesso sindacato, che incontrerà nelle prossime ore il direttore della casa circondariale irpina, Gianfranco Marcello, preannuncia anche un incontro, martedì prossimo a Roma, con i vertici dell’amministrazione penitenziaria per chiedere interventi urgenti a garanzia della incolumità degli agenti penitenziari. Nel carcere di Ariano Irpino, prestano servizio 170 agenti, 20 in meno rispetto all’organico previsto, mentre i detenuti sono 270. Il detenuto tunisino, che deve scontare ancora 11 anni di carcere, era stato trasferito da alcuni mesi dal carcere di Poggioreale (Napoli) ad Ariano Irpino.