I tifosi e D’Arrigo: un feeling mai nato

I tifosi e D’Arrigo: un feeling mai nato
Alla fine non sono contenti. Non potrebbero esserlo. Perché continuare a sentirsi sollevati per un pareggio non è concepibile per i tifosi. Perché la serie in questione è la D e non la B. Dove almeno un punto poteva servire in chiave salvezza. Qui si sarebbe dovuto lottare per la vetta. E la vetta è…

I tifosi e D’Arrigo: un feeling mai nato

Alla fine non sono contenti. Non potrebbero esserlo. Perché continuare a sentirsi sollevati per un pareggio non è concepibile per i tifosi. Perché la serie in questione è la D e non la B. Dove almeno un punto poteva servire in chiave salvezza. Qui si sarebbe dovuto lottare per la vetta. E la vetta è lontana, lontanissima. Dieci punti ed una montagna da scalare. Un primo tempo noioso, un secondo emozionante, ma da dimenticare. Inconcepibile non vincere tra i dilettanti, in uno stadio come il Giovanni Paolo Secondo. I cinquanta supporter ci provano a trovare cose positive, ma è difficile. Parlano con Gaetano Romano al fischio finale. Uno dei pochi che lotta e che alla fine salva pure la panchina a D’Arrigo. Però il risultato non cambia. I supporter ribadiscono: la squadra non è ok, il tecnico continua a non piacere. A quelli presenti a Rosarno o a tutti quelli che si “sfogano” sui siti e forum. L’allenatore non convince. Per i risultati, per il modo in cui gioca (ma quando gioca), per il carattere che non c’è. Se non a sprazzi. L’entusiasmo, tanto alle stelle un mese e mezzo fa, sembra scemare. Manca il calore degli ultras veri. Mancano i risultati. E la svolta di cui si parla noiosamente da giorni e giorni è un miraggio sempre lontano ed inafferrabile.

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