Picchia e rapina un tabaccaio con una mazza da baseball. Arrestato

SERINO – Violenta aggressione ai danni di un tabaccaio di Serino. Poco dopo l’apertura dell’esercizio, il commerciante ha ricevuto la sgradevole visita di un uomo che, con il volto parzialmente travisato dal bavero della giacca e da un berretto in lana, lo ha colpito con una mazza da baseball provocandogli lesioni agli arti superiori per poi prelevare la somma di circa 1.000 euro dal registratore di cassa. Una volta preso quello che voleva si è allontanato precipitosamente a darsi a bordo di un’…

SERINO – Violenta aggressione ai danni di un tabaccaio di Serino. Poco dopo l’apertura dell’esercizio, il commerciante ha ricevuto la sgradevole visita di un uomo che, con il volto parzialmente travisato dal bavero della giacca e da un berretto in lana, lo ha colpito con una mazza da baseball provocandogli lesioni agli arti superiori per poi prelevare la somma di circa 1.000 euro dal registratore di cassa. Una volta preso quello che voleva si è allontanato precipitosamente a darsi a bordo di un’auto. I Carabinieri della stazione di Serino ed i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino lo hanno identificato, rintracciato ed arrestato. Il rapinatore è un 30enne residente nell’hinterland del capoluogo irpino che i militari sono riusciti a rintracciare presso l’abitazione di un congiunto ove aveva tentato invano di trovare rifugio dopo essersi disfatto sia dell’arma utilizzata sia del berretto indossato al momento del fatto, entrambi successivamente rinvenuti e posti sotto sequestro unitamente all’autoveicolo a bordo del quale si era dato alla fuga. La somma trafugata è stata interamente recuperata e restituita al commerciante mentre il presunto rapinatore, inchiodato alla proprie responsabilità dalle evidenze della flagranza di reato che non gli lasciavano altra possibilità che ammettere le sue colpe, è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, posto in regime di detenzione domiciliare in attesa di essere giudicato con la formula del rito direttissimo.

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