La SLC ha ottenuto un indiscusso successo nelle elezioni per il rinnovo delle RSU in Telecom in Campania, il colosso italiano delle telecomunicazioni. Ben 7 le rappresentanze della categoria della CGIL elette tra cui alcuni giovani e rappresentanti di comprovata esperienza. |
La SLC ha ottenuto un indiscusso successo nelle elezioni per il rinnovo delle RSU in Telecom in Campania, il colosso italiano delle telecomunicazioni. Ben 7 le rappresentanze della categoria della CGIL elette tra cui alcuni giovani e rappresentanti di comprovata esperienza.
Tra questi, Maurizio Ramus, segretario della SLC CGIL di Avellino che con oltre 100 preferenze è risultato essere il primo della SLC CGIL e la buona affermazione di Sabino La Rocca, anche quest’ultimo della Segreteria della SLC CGIL di Avellino.
La SLC a livello nazionale si riconferma il Sindacato di maggioranza relativa. Questo dato ci consentirà sia mantenere sia di aumentare il livello di attenzione sin qui dimostrato e di opporci con tutte le forze agli atteggiamenti palesemente penalizzanti assunti dalla Telecom Italia nei confronti dei lavoratori.
“Il successo ottenuto da Ramus – dice Antonio Famiglietti, segretario della SLC CGIL di Avellino – è un punto di forza per la nostra organizzazione che dimostra la capacità di “fare sindacato” nei luoghi di lavoro, anche in un comparto come quello delle Telecomunicazioni, dove le difficoltà sono evidenti. Con la riconferma di Ramus si consolida la posizione della SLC CGIL di Avellino in un segmento che necessità di sempre maggiore attenzione per garantire tutele ai lavoratori, spesso afflitti dal problema delle forme atipiche contrattuali, come nel caso degli operatori di call center. A Ramus va l’augurio di tutta l’organizzazione ed il pieno sostegno alle iniziative che intenderà mettere in campo”.
“Il ringraziamento è d’obbligo nei confronti di quanti si sono esposti in prima persona per promuovere ed appoggiare la mia ennesima candidatura – afferma Maurizio Ramus – il rapporto Lavoratori / Sindacato conferma le distanze tra liturgie sindacali obsolete e le nuove esigenze di un mondo del lavoro sempre più dinamico e mutevole. A questi bisogni la SLC dovrà in primis dare risposte certe ed equilibrate”.