Meet-up in piazza per difendere l’acqua pubblica

I Meet up della provincia di Avellino si mobilitano affinché la gestione della risorsa idrica in Irpinia resti in capo ad un soggetto pubblico nel rispetto del referendum del 2011. Nel corso della riunione svoltasi domenica scorsa a Venticano, i cittadini attivi hanno prodotto due documenti: una proposta amministrativa da portare all’attenzione dei Consigli comunali per ottenere una manifestazione di volontà di affidare la gestione del servizio idrico integrato a società interamente pubbliche; u…

I Meet up della provincia di Avellino si mobilitano affinché la gestione della risorsa idrica in Irpinia resti in capo ad un soggetto pubblico nel rispetto del referendum del 2011. Nel corso della riunione svoltasi domenica scorsa a Venticano, i cittadini attivi hanno prodotto due documenti: una proposta amministrativa da portare all’attenzione dei Consigli comunali per ottenere una manifestazione di volontà di affidare la gestione del servizio idrico integrato a società interamente pubbliche; un manifesto in cui si ribadisce la più netta contrarietà all’ipotesi della privatizzazione di fatto che si sta delineando con l’approvazione della legge regionale della Campania n° 15/2015. “Per quanto riguarda l’ambito distrettuale Calore-Irpino che unisce le province di Avellino e Benevento – dichiarano i gruppi attivi irpini – si profila l’ipotesi di una fusione tra i due soggetti attualmente gestori: Alto Calore Servizi S.p.A. con circa 120 milioni di euro di debiti secondo notizie di stampa, da un lato, e Ge.Se.Sa S.p.A. acquisita da Acea S.p.A., di cui è socio il Gruppo Caltagirone, dall’altro”. “La soluzione è la costituzione di un’azienda consortile a statuto speciale, improntata ad una gestione efficace ed efficiente, con capitale al 100% pubblico” – propongono i cittadini attivi che chiedono anche che nel nuovo soggetto gestore non ci siano casi di conflitto di interesse e che i bilanci siano trasparenti e accessibili a tutti. “Dobbiamo mobilitarci per tutelare il nostro bacino idrico, utilizzato dalla Campania, dalla Puglia e dalla Basilicata. Per questo non solo presenteremo l’istanza nei Comuni ma saremo presenti con infogazebo per comunicare alle comunità quello che sta accadendo” – concludono gli attivisti. Infatti, questo week-end si terranno due banchetti: sabato 27 febbraio, ad Avellino, lungo Corso Vittorio Emanuele (nei pressi della Prefettura) dalle ore 17 alle ore 20 e domenica 28 febbraio a Piano di Montoro dalle ore 10 alle 13.

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