Violenze scuola Valle, Silvestri: episodio che pone interrogativi

Quanto accaduto nella scuola materna di Rione Valle ad Avellino, e opportunamente perseguito dalle forze dell’ordine dopo accurata e delicata indagine lascia sconcertati ed indignati. I gesti violenti e sconsiderati messi in atto da una insegnante della scuola in questione, con il silenzio di chi assisteva alla violenza sistematica e ripetuta, fisica e verbale, sono ancor più da stigmatizzare in quanto prodotti all’indirizzo di bambini in tenera età. Sono le considerazioni del responsabile della…

Quanto accaduto nella scuola materna di Rione Valle ad Avellino, e opportunamente perseguito dalle forze dell’ordine dopo accurata e delicata indagine lascia sconcertati ed indignati. I gesti violenti e sconsiderati messi in atto da una insegnante della scuola in questione, con il silenzio di chi assisteva alla violenza sistematica e ripetuta, fisica e verbale, sono ancor più da stigmatizzare in quanto prodotti all’indirizzo di bambini in tenera età. Sono le considerazioni del responsabile della FLC CGIL di Avellino, Luciano Silvestri che auspica una rapida conclusione delle indagini con l’attribuzione di specifiche responsabilità all’indirizzo di chi si è macchiato di tali deplorevoli condotte.
“Sicuramente qualcosa non funziona – aggiunge Silvestri – in Irpinia come su tutto il territorio nazionale , dove episodi del genere vengono ormai denunciati e scoperti con puntuale cadenza, in particolare negli asili nido e nelle scuole materne. Situazioni fuori controllo che ripropongono la necessità di ripensare il rapporto pedagogico tra insegnante e alunni, in particolare i più piccoli, che nella scuola devono trovare una “fisiologica” continuazione del rapporto familiare.
Non sappiamo – aggiunge Silvestri – se tali episodi possono essere almeno in parte ricondotti ad un rapporto troppo alto tra insegnate e numero di alunni affidati o se si sta verificando da diverso tempo un corto circuito nei programmi didattici proposti agli alunni. Né tantomeno ciò deve suonare come alibi o una giustificazione ad atteggiamenti violenti che non devono trovare nessuna copertura e giustificazione di sorta. E’ però maturo il tempo – conclude il commissario della FLC CGIL di Avellino – per riconsiderare il sistema scolastico e soprattutto ripristinare il corretto rapporto di relazioni a partire dalle scuole, nelle quali il senso civile e civico va amplificato e non mortificato e dove occorre espellere in maniera decisa tali episodi,che non appartengono al nostro senso civile di comunità democratica. E questo va realizzato con il contributo di tutti”.

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